MAGI
. Popolazione dell'Etiopia meridionale, detta Màûi nel loro linguaggio. Abitano lo sperone montano a O. del Lago Rodolfo, presso il confine tra il Sudan anglo-egiziano e l'impero etiopico. Il loro territorio, eccezionalmente propizio alla coltura del caffé e ricco, a quanto pare, di giacimenti minerarî, fu occupato dagli Abissini nel 1897; prima era uno staterello indipendente. I Magi, oggi ridotti a poche famiglie a causa delle razzie dei cacciatori di schiavi, parlano un linguaggio cuscitico della famiglia Sidama occidentale (gruppo Ghimira; v. ghimira). Essi seppelliscono i loro morti in posizione rannicchiata e avvolti in una pelle bovina. Sogliono incidersi i lobi dell'orecchio e mantenere dilatata questa ferita a mezzo di pezzi di legno (costumanza presa dai vicini Niloti). Il loro paese fu attraversato per la prima volta da Vittorio Bòttego, nella sua seconda spedizione, e al fiume Kibisc, che nasce nel Magi, fu attribuito il nome di Maurizio Sacchi.
Bibl.: E. Cerulli, Etiopia occidentale, Roma 1929-33.