magagnare
Il verbo, non raro nella lingua del Due-Trecento (cfr. Libro della distruzione di Troia, in Schiaffini, Testi 181 e 182; Febus-el-Forte II 44 6; ecc.), è adoperato due volte nel Fiore e sempre in senso proprio: ricorre al participio passato con valore di sostantivo in CXI 10, a proposito delle elemosine che sono destinate a vecchi o magagnati [" invalidi ", " malati gravi "] san possanza, e di cui s'impadroniscono certi religiosi (cfr. Mn II X 1-2 e Pd XXII 79-84; ma è rimprovero molto ripetuto nelle polemiche del tempo); e all'infinito in CCIX 14 que' no ila potea magagnare (Diletto non riusciva a ferire Vergogna). Accezioni, l'una e l'altra, normali.