ALBERTINI, Maffeo
Canonico della cattedrale di Verona già al tempo del vescovo G. M. Giberti (1524-43), di lui è nota soltanto la collaborazione prestata, insieme con l'arciprete Giovanni del Bene, a Luigi Lippomano (vescovo di Verona dal 1548) per la preparazione e la stesura di un'opera antiluterana, Confirmatione et stabilimento di tutti li dogmi catholici, con la subversione di tutti i fondamenti, motivi et ragioni delli Moderni Heretici... Leggi pio lettore, tu che desideri di vivere et morire nella vera et santa Fede de gli antichi Padri, et vedrai che simile opera non ti è più capitata alle mani, nella quale hai abondantemente la confutazione di tutto il Lutheranesimo,in Venezia 1553, con ristampa nel 1555.
Il significato dell'opera consiste, come appare dal titolo e come dichiara il Lippomano nella lettera pastorale di presentazione, nell'intento di offrire una confutazione popolare delle dottrine luterane: e certamente è il più esauriente ed importante scritto polemico, in italiano, di questi anni. Divisa in tre parti, l'opera, cui il Lippomano diede, al suo ritorno dalla Germania, l'ultima revisione, mira a dimostrare positivamente su basi bibliche e patristiche (ma anche riprendendo deliberazioni del Concilio tridentino) i fondamenti della dottrina cattolica, circa l'autorità della Chiesa, il primato e il magistero papale, ecc., a chiarire i punti controversi sul rapporto di grazia e libertà e di fede e opere nella giustificazione, e a precisare il carattere della messa e dei riti e delle cerimonie della Chiesa; a presentare infine la dottrina cattolica dei sacramenti in forma semplice e comprensibile anche per i laici.
L'accentuazione della parte pratica trova rispondenza nella natura stessa dell'esposizione, che, rivolta a lettori comuni, non rifugge talvolta da certo linguaggio popolare specie là dove la polemica è più direttamente impegnata.
Bibl.: F. Lauchert, Die italienischen literarischen Gegner Luthers,Freiburg i. B. 1912, pp. 570-584 (con ampio riassunto del contenuto dell'opera); G. B. Pighi, Gian Matteo Giberti vescovo di Verona,Verona 1922, p. 111.