MADAGASCAR (XXI, p. 808; App. II, 11, p. 239)
Divisione amministrativa e popolazione. - Nel 1946, quando il protettorato si trasformò in territorio francese d'oltremare, le preesistenti regioni amministrative furono sostituite da una suddivisione in 5 province alle quali ne fu successivamente aggiunta una sesta, come dalla seguente tabella. La popolazione del Madagascar, da 3.797.936 ab. nel 1936 è salita, al censimento 1957, a 5.065.372 ab., dei quali circa 79.000 sono cittadini francesi o assimilati, e quasi 25.000 stranieri. Di questa popolazione,1.188.000 sono Merina, 728.000 Betsimisaraka, 576.000 Betsileo, 350.000 Tsimihety, 290.000 Sakalava, 300.000 Antaisaka e 280.000 Antandroy. Notevole risultò l'incremento demografico malgascio: nel 1948 si ebbe già, in seguito soprattutto alla lotta contro la malaria, un'eccedenza di 22.000 persone nel bilancio nati e morti della popolazione indigena. Tale eccedenza salì a 69.500 nel 1951, a 89.600 nel 1953, a 101.600 nel 1957. Questo contribuisce a spiegare il rapido recente aumento della popolazione.
Condizioni economiche. - Continua ad avere preminente importanza l'agricoltura.
Principali prodotti nel 1957 furono, dopo il riso (741.000 ha e 11 milioni 200.000 q), la manioca (190.000 ha e 10 milioni di q), la canna da zucchero (7 milioni di q, con 340.000 q di zucchero), la batata (3 milioni di q), il granturco (800.000 q), il caffè (570.000 q), l'arachide (300.000 q), il sisal (110.000 q), la vaniglia (50.000 q, da 12.000 ha). Quanto al patrimonio zootecnico, esso nel 1955 è stato così accertato: bovini, circa 6.100.000; caprini, 510.000; ovini, 390.000; suini, 230.000. I bovini, che nel 1945 erano meno di 4 milioni, e che sono quindi notevolmente aumentati nell'intervallo, alimentano numerosi stabilimenti per la preparazione di carni conservate e una ragguardevole esportazione di animali vivi e congelati.
L'attività mineraria ha consentito, fra l'altro, nel 1957 l'estrazione di oro (26 kg soltanto, in luogo dei 350 del 1939, dei 292 del 1844 e dei 55 del 1952), di columbio (8,3 kg), di berillio (270 t), di cristallo di rocca (14 t), e l'esportazione, nel 1958, di 11.000 t di grafite (nel 1952 se ne esportarono 17.600 e nel 1953 13.600) e di 840 t di mica. Nel settore industriale si hanno recenti nuove iniziative e nuovi stabilimenti: ad es., un grande zuccherificio è entrato in attività nel 1953, ad opera della Compagnia zuccheriera del Mahavavy, nel delta dell'omonimo fiume, con una capacità di 50-60 mila t annue di zucchero. La produzione di energia elettrica, per 9/10 di origine termica, ha raggiunto nel 1958 i 66,7 milioni di kWh. Il commercio estero nel quinquennio 1954-58 ha avuto l'andamento che segue (espresso in milioni di franchi malgasci):
Predominano, nelle esportazioni, caffè, tabacco, riso, spezie, grafite, ecc. La Francia e i paesi della Comunità Francese sono al primo posto; nel 1957 essi hanno complessivamente assorbito il 77% in valore delle merci in uscita e fornito il 71% di quelle in entrata.
Comunicazioni. - Le ferrovie si sviluppano per 854 km, come prima della seconda guerra mondiale; le strade rotabili atte al traffico motorizzato nel 1957 sono arrivate a 31.750 km, dei quali 26.000 percorribili tutto l'anno; i servizî automobilistici di linea si sviluppavano, a quella data, per 2200 km. Le comunicazioni aeree si appoggiano a quattro aeroporti principali, e ben cinque sono le linee che, su cinque differenti itinerarî, collegano Tananarivo e Parigi. La navigazione marittima fa capo soprattutto ai porti di Tamatave, Maiunga e Diégo Suarez.
Storia. - Dopo l'insurrezione del 1947 e la dura repressione dell'autorità francese, l'azione politica della Francia non mancò di utilizzare la vecchia tattica della contrapposizione dei gruppi etnici malgasci (Sakalava, Merina o Hova, Betsileo), ma si urtò contro un sentimento nazionale che, anche se meno irruente e rivoluzionario di quello manifestatosi in precedenza, si sviluppò con la formazione di diversi partiti a carattere locale o nazionale. Nella nuova fase un posto di rilievo ebbero anche gli intellettuali cattolici che, sulla base di una dichiarazione emanata dai vescovi del M., del dicembre 1953, si raggrupparono in una associazione degli studenti cattolici, divenuta in breve tempo assai influente e sempre più precisa nelle rivendicazioni di unità e di indipendenza. L'intenso lavoro di propaganda e di organizzazione apparve nella sua reale portata politica allorché nel 1956 il governo francese emanò una legge-quadro che concedeva una certa autonomia intema ai territorî d'oltremare. Fedele alla sua politica di separazione tra le varie regioni dell'isola, la Francia fissò nella legge-quadro un ordinamento basato su assemblee a carattere provinciale: l'assemblea di ciascuna delle sei province era composta di sei membri. Nella capitale Tananarivo avrebbero funzionato un consiglio di governo di otto membri e un'assemblea rappresentativa eletta a suffragio ristretto. Nelle elezioni del 31 marzo 1957 gli elementi moderati ottennero una lieve maggioranza rispetto all'Unione del popolo malgascio e al blocco cattolico, favorevoli a una completa autonomia. Per lottare più efficacemente in favore dell'autonomia, dieci partiti politici si unirono il 10 maggio 1958 in un Partito del congresso, alle cui posizioni sembrò accostarsi il presidente del consiglio esecutivo, Ph. Tsiranana. Questi però, al momento del referendum istituzionale fatto svolgere dal govemo de Gaulle nel settembre 1958, si adoperò a favore della formula "Stato associato della Comunità francese". La formula ebbe l'80% dei voti. Il 14 ottobre il M. fu proclamato repubblica associata alla Comunità francese (République malgache), con una costituzione a regime presidenziale. Il 10 maggio 1959 Tsiranana si fece proclamare presidente della Repubblica da un parlamento, somma delle assemblee provinciali elette il 31 marzo 1957. Il M. ha raggiunto la piena indipendenza il 26 giugno 1960 ed è stato ammesso fra le N. U. il 20 settembre successivo.
Bibl.: P. Launois, Madagascar hier et aujourd'hui, Parigi 1947; H. Deschamps, Madagascar 1951, Tananarivo 1951; R. Decary, Madagascar, la grande isola, in Le Vie del Mondo, 1952, pp. 705-720; L. Chevalier, Madagascar, populations et resources, Parigi 1952; G. Saron, Madagascar et les Comores, Parigi 1953; P. Stibbe, Justice pour les Malgaches, Parigi 1954; H. Isnard, Madagascar, Parigi 1955; B. Davidson, Le réveil de l'Afrique, Parigi 1957; W. A. Hance, The economic geography of Madgascar, in Tijd. v. Econ. en Soc. Geogr., 1957, pp. 161-172; id., Transportation in Madagascar, in Geographical Review, 1958, pp. 45-68; Ch. Robequain, Madagascar et les bases dispersées de l'Union Française, Parigi 1958.