macro-problema
s. m. Problema di fondamentale importanza.
• il problema del clima e dell’ambiente è davvero un macro-problema, tanto grande e complesso da non consentirci di stabilire chi sia un competente e chi no, chi abbia davvero voce in capitolo e chi no. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 15 agosto 2009, p. 1, Prima pagina) • Per [Massimo] Cacciari, che ha partecipato, intervistato da Claudio Velardi nel ’92 al libro «La città porosa», Napoli è come «una spugna distesa sul mare che non affronta i suoi macroproblemi ma quasi se ne nutre», perché «la forma delle città porose non si sviluppa mai per progetti, per programmi, la città mediterranea ha i caratteri del gioco». (Stella Cervasio, Repubblica, 22 aprile 2016, Napoli, p. VI) • «Per molti aspetti il web ha soddisfatto le mie aspettative ‒ scrive [Tim Berners-Lee] ‒ ma negli ultimi 12 mesi sono sempre più preoccupato per alcune tendenze». L’informatico ne identifica sopratutto tre: «1) abbiamo perso il controllo dei nostri dati personali; 2) la disinformazione viaggia sul Web con troppa facilità; 3) la pubblicità politica online non è trasparente». Tre macro-problemi che comprendono alcune delle questioni più dibattute e più controverse della società internettiana. (A[ndrea] A[ndrei], Messaggero, 13 marzo 2017, p. 18, Tecnologia).
- Composto dal confisso macro- aggiunto al s. m. problema.
- Già attestato nella Stampa del 2 gennaio 1985, p. 15, Cronache del Novarese (L. L.).