SARBIEWSKI (in latino Sarbievius), Maciej Kazimierz
Poeta latino di Polonia, nato a Sarbiew presso Płock il 24 febbraio 1595, morto il 2 aprile 1640 a Varsavia. Entrò nel 1612 nell'ordine dei gesuiti e dopo avere studiato a Brunsberg (1612-1617) fu per alcuni anni docente di retorica nel collegio gesuitico di Polock. Dal 1622 al 1625 studiò a Roma teologia, e tanto vi si distinse come poeta latino da ottenere dal papa Urbano VIII il lauro poetico. Visse poi sino alla morte in patria: come insegnante, e, negli ultimi cinque anni predicatore alla corte di Vladislao IV.
Ultimo umanista polacco, S. ha saputo infondere alle forme oraziane, da lui imitate con singolare perizia, la sua profonda religione e il suo schietto sentimento della natura che egli sa esprimere con ricca modulazione e talvolta con accenti sorprendentemente moderni (così specialmente nei postumi silviludia poetica). I suoi Lyricorum libri IV (ove ha spesso anche felici spunti politici, p. es. negli appelli ai principi De recuperando Orientis imperio, De recuperandis Graeciae provinciis, ecc.), il Liber Epodon (contenente, tra l'altro, un'efficace descrizione delle bellezze del Lago di Bracciano) e l'Epigrammatum Liber unus hanno avuto nei secoli scorsi una larga notorietà e diffusione, specialmente in Inghilterra, ove già nel 1646 era stata fatta una traduzione delle Odi del S.
Ediz.: Lyricorum libri tres, Epigrammatum liber unus, Colonia 1625 (altre tre ediz. a Vilna, Anversa e Leida); Lyricorum libri IV, Epodon liber unus, alterque Epigrammatum, Anversa 1632. Delle altre numerosissime ediz., come pure delle versioni in diverse lingue, dà un elenco completo l'edizione Poemata omnia, curata da T. Wall (1892), che è di tutte le edizioni la più completa.
Bibl.: St. Windakiewicz, Liryka Sarbiewskiego, Cracovia 1890; T. M. Müller, De M. C. Sarbievio polono S. J. Horatii imitatore, Monaco 1917; T. Sinko, Poetyka Sarbiewskiego, in Rozprawy dell'Accad. di Cracovia, n. lviii, 1918; J. Oko, M. K. Sarbiewski poeta uwieńczony (M. K. Sarbiewski, poeta laureato), Vilna 1923.