Comune delle Marche (92,53 km2 con 41.047 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 314 m s.l.m. su un colle della dorsale pliocenica fra le valli del Potenza e del Chienti a S, a 21 km dal mare. M. svolge un ruolo di rilievo per i servizi e i commerci di quest’area, ancora agricola. L’industria ...
Città delle Marche. Costituita in comune ai primi del 12° sec. sulle rovine dell’antica Helvia Recina, città fondata da Settimio Severo e distrutta da Alarico nel 408, crebbe e prosperò rapidamente nel 13° secolo. Giovanni XXII la eresse a vescovato con il titolo di città nel 1320. Nel 1540 papa Paolo ...
(XXI, p. 772; App. I, p. 812; II, 11, p. 238)
Annie LUCHETTI
La città, che secondo una valutazione del 1958 conta 35.844 ab. (nel comune), ha avuto un notevole sviluppo edilizio, che ha portato i nuovi confini lontano dalle antiche mura del centro, creando quartieri periferici: a NE il rione La Pace, ...
(XXI, p. 772)
Fra i resti dell'età medievale sono notevoli nella città le due chiese sovrapposte di S. Maria della Porta. Il neoclassicismo si afferma a Macerata col palazzo Ugolini (oggi del Consorzio agrario), attribuito a Giuseppe Valadier, e con lo Sferisterio, opera degli architetti Aleandri e ...
(A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Giuseppe CASTELLANI
Capoluogo di una delle quattro provincie delle Marche. La città è tutta distesa, da E. a O., sul dolce versante solatio d'una lunga cresta collinosa pliocenica, posta tra il Chienti e il Potenza, d'altezza media di 300 metri s. m., ...
macerare
v. tr. [dal lat. macerare] (io màcero, ecc.). – 1. Sottoporre una sostanza a processo di macerazione, tenendola a lungo in acqua o in altro liquido: m. la canapa, la carta, il cuoio; m. la carne nell’aceto, prima di cuocerla. Nell’intr....
maceria
macèria (ant. o region. macèra) s. f. [dal lat. maceria]. – 1. Raccolta di pietre tolte dai campi e radunate sul confine dei fondi, spesso sistemate a muricciolo a secco, per contenere eventuali scoscendimenti o per protezione degli...