DATTILOGRAFICHE, MACCHINE (XII, p. 401; App. I, p. 501)
La continua evoluzione delle macchine dattilografiche non ha subìto arresti durante l'ultimo decennio, nonostante l'elevata perfezione precedentemente raggiunta. L'aspetto esterno, specialmente quello delle macchine standard, è stato completamente riformato, in base a criterî sia funzionali, sia estetici. Vi è ora la tendenza a ricoprire interamente la macchina in un insieme armonico e compatto, proteggendone maggiormente i varî organi, compreso il cestino delle leve portacaratteri e lasciando in vista la tastiera ed il carrello porta-carta, con le leve di comando su di esso.
Regolatore del tocco. - È stato applicato, allo scopo di addolcire o appesantire a volontà il tocco dei tasti per adattare la macchina alle esigenze individuali.
Richiamo martelletti. - Nel caso di inceppamento tra i martelletti, anziché dover agire manualmente su di essi, con evidente scomodità di manovra ed inoltre con il pericolo di portare i caratteri fuori allineamento per la maldestra azione delle dita, alcune macchine sono ora provviste di un apposito dispositivo di richiamo dei martelletti azionabile, con un opportuno tasto o bottone, direttamente dalla tastiera.
Macchine silenziose. - Per l'impossibilità di trovare una soluzione agli inconvenienti verificantisi dopo un periodo d'uso relativamente breve, la diffusione di queste macchine è rimasta tuttora molto limitata. Gli sforzi dei costruttori sono perciò diretti a rendere meno rumorose le macchine normali, sia ricorrendo ad artifici sommarî, sia ristudiando completamente le macchine tenendo conto, sin dalla progettazione, anche dei fattori di carattere tecnico-acustico; si sono in tal modo, raggiunti risultati notevoli.
Macchine destinate ad usi speciali. - In seguito all'enorme diffusione dei duplicatori che in base a procedimenti chimici o fotochimici permettono la riproduzione di un numero indefinito di copie da una matrice preventivamente impressionata con la macchina dattilografica, questa è stata in alcuni casi perfezionata o addirittura ristudiata al fine di ottenere una macchina che, pur conservando le sue normali possibilità di impiego, possieda alcune caratteristiche che finora erano proprie della macchina compositrice.
Giustezza di linea. - Per giustezza di linea si intende l'aggiustamento della lunghezza delle righe di un dattiloscritto, al fine di ottenere il perfetto incolonnamento del loro margine destro. I dispositivi a tal fine applicabili alle macchine dattilografiche si basano essenzialmente sul principio di allungare o abbreviare, a seconda della necessità, il passo di avanzamento del carrello portacarta, per ottenere la riga della lunghezza voluta. Occorre scrivere due volte il testo: la prima volta come bozza allo scopo di determinare per ogni riga l'entità necessaria di aggiustamento, e la seconda volta per regolare conseguentemente di riga in riga il passo di avanzamento, ottenendo in tal modo il testo perfettamente incolonnato.
Intercambiabilità dei caratteri. - Il Vari-Typer è sempre il tipo più progredito in questo campo, ed è stato ulteriormente perfezionato. È interessante notare, come un indizio delle nuove possibilità d'impiego che si aprono alle macchine dattilografiche, i modelli più nuovi del Vari-Typer che sono stati recentemente impiegati, con buon risultato, nelle tipografie di alcuni grandi quotidiani americani, per sostituire temporaneamente le macchine compositrici rimaste ferme per lo sciopero del personale.
Macchine elettriche. - Nel 1946 è stata brevettata negli S. U. una macchina, completamente elettrica, il cui funzionamento si avvicina a quello delle macchine compositrici. Anziché carattere per carattere, la scrittura sul foglio di carta avviene riga per riga; la relativa operazione è divisa in due fasi. In un primo tempo si imposta la riga, mediante la normale tastiera, su un apposito dispositivo di accumulo munito di controllo visibile e, giunti al termine della riga, si procede alle eventuali correzioni e si predispone il necessario aggiustamento della sua lunghezza. Si aziona poi un apposito comando per cui l'intera riga viene automaticamente impressa sulla carta, un carattere dopo l'altro, con la massima rapidità ed identità di battuta. L'impostazione della riga successiva può avvenire contemporaneamente alla scrittura automatica della riga precedente. Il dattiloscritto che si ottiene è incolonnato ed è eliminata la necessità di una bozza preventiva.
Produzione. - Manca qualsiasi fonte attendibile che permetta di precisare dati sulla produzione attuale. Si calcola comunque che nel 1947 siano state prodotte negli Stati Uniti circa 1.200.000 macchine, e in Italia circa 90.000. In generale si può dire che nel 1947 si sono raggiunte, o anche superate, le cifre di produzione degli ultimi anni precedenti la seconda Guerra mondiale, dopo la notevolissima contrazione dovuta a quest'ultima, quando negli S. U. furono razionate.