Vedi LYKOMEDES dell'anno: 1961 - 1961
LYKOMEDES (Λυκομήδης)
Re dei Dolopi, nell'isola di Sciro, padre di numerosa prole femminile; presso di lui Teti accompagna Achille per sottrarlo alla partenza per Troia; ed alla sua corte, travestito da donna, Achille rimane, intrecciando nel frattempo una relazione amorosa con Deidamia da cui ha Neottolemo, fino a che una ambasceria greca, composta da Ulisse e Diomede lo scopre.
L. appare raffigurato su alcune scene che illustrano l'episodio di Achille a Sciro: Polignoto dipinse questa scena nella pinacoteca dei Propilei ad Atene (Paus., i, 22, 6): un'eco di questa pittura si è voluta riconoscere in un vaso da Nicopoli al museo dell'Ermitage: L. vi è raffigurato in trono mentre osserva la scena dell'ambasceria. Un dipinto raffigurante Achille a Sciro è ricordato da Plinio, come opera di Athenion di Maroneia (Nat. hist., xxxv, 134). In affreschi pompeiani questo soggetto torna più volte, ma L. è chiaramente identificabile solo in due di essi: in quello della Casa dei Dioscuri, L. appare dietro la figura di Achille, sullo sfondo con due scudieri ai lati e lo sguardo volto in alto, quasi attonito per il tumulto che si leva davanti a lui; ed in un altro, della casa Reg. ix, 5, 2, in posizione simile alla precedente, ma con lunghi capelli e barba ed una benda in testa: è chiaro che i due quadri siano riproduzioni di uno stesso originale, perché, malgrado le varianti stilistiche e tecniche, i criterî di concezione e composizione sono identici.
Come figurazioni di L. su sarcofagi, un buon esempio si ha nello splendido sarcofago con scena della vita di Achille ai Musei Capitolini, in cui L. è riconoscibile nel personaggio anziano con barba e capelli lunghi seduto, a sinistra, su un seggio coperto di pelle leonina, nel lato frontale (opposto a lui è Agamennone); nel lato sinistro dello stesso sarcofago L. è raffigurato mentre assiste alla partenza di Achille.
La partenza di Neottolemo, il figlio che Achille ha avuto alla corte del re, si è voluta riconoscere su un cratere a volute, a Ferrara, del Pittore di Borea; la figura di re, seduto sul trono con la testa volta a sinistra è identificata come Lykomedes.
Bibl.: F. Fornari, Ricerche sugli originali dei dipinti pompeiani col mito di Achille in Sciro, in Bull. Com., 1916, p. 55; E. Rizzo, Pittura ellenistico-romana, Milano 1929, tav. LVII (Casa dei Dioscuri); tav. LVIII (Casa Reg. IX, 5, 2); G. Lippold, Antike Gemäldekopien, in Abhandlungen der Bayer. Akad. der Wissenschaft, 33, 1951, p. 72; K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 117; p. 252; C. Robert, sarkophagreliefs, II, pp. 21, 23. Sulla scena di Achille a Sciro vedi anche: L. Leschi, Une mosaîque achilléenne de Tipasa, in Mél. d'Arch. et d'Hist., LIV, 1937, p. 25; C. Anti, Un frammento di sarcofago aquileiese con Achille in Sciro, in Studi Aquileiesi offerti a G. Brusin, Aquileia 1953, p. 121 ss. Partenza di Neottolemo: N. Alfieri-P. E. Arias, Spina, Firenze 1958, tavv. 20, 21.