lutezio
lutèzio [Der. del lat. Lutecia "Lutezia", nome antico lat. di Parigi] [CHF] Elemento chimico del gruppo delle terre rare, di simb. Lu, numero atomico 71 e peso atomico 174.967, identificato nel 1907 da G. Urbain e A. von Welsbach e isolato come metallo solo recentemente; se ne conoscono due isotopi stabili, con numero di massa 175 (abbond. relat. 97.41 %) e 176 (2.59 %), e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 663 d). Il l. è un metallo bianco argenteo, relativ. stabile all'aria, che si rinviene sotto forma di ossido o di sali, principalmente nei minerali di ittrio. Nei suoi composti si comporta da trivalente.
Principali proprietà del lutezio
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.119 (25 °C)
Coeff. dil. term. volum. [K-1] 9.9 10-6 (25 °C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 16.4 (25 °C)
Configurazione elettronica (Xe)4f145d16s2
Energia di ionizzazione [eV] (I)5.43;(II)13.9
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 125.6
Entropia termica [J K-1 mol-1] 50.96 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] 9.84 (25 °C)
Resistività elettr. [10-8 Ω m] 58.2 (25 °C)
Sez. d'urto di assorb. per
neutroni termici [barn atomo-1] 77
Struttura cristallina (298 K) esagonale comp.
(par. reticolari in Å) (a=3.5;c=5.54)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] 0.0 (0 °C)
Temperatura di ebollizione [K] 3675
Temperatura di fusione [K] 1936