LUSSEMBURGO (A. T., 44)
Capitale dell'omonimo granducato, sorta alla confluenza della Pétrusse o Petersbach con l'Alzette. Le condizioni geografiche hanno potentemente influito sulla genesi e sullo sviluppo del centro, che offre uno degli esempî più caratteristici di adattamento delle sedi umane alla struttura topografica del luogo.
L'Alzette e la Pétrusse hanno profondamente inciso il penepiano (innalzantesi a circa 300 metri) con solchi profondi una sessantina di metri, venendo a creare una specie di penisola con due accentuati speroni, il più meridionale alla confluenza dei due corsi d'acqua; l'altro, chiamato il Bock, circondato da un meandro incassato dell'Alzette, dalla tipica forma allungata, con pareti strapiombanti e saldato al penepiano mediante uno strettissimo collo. Si è quindi venuta formando una specie di fortezza naturale ed è su questo sperone roccioso che fu costruito nel sec. X un castello dai conti di Lussemburgo.
Ma naturalmente la città non poteva svilupparsi su un terreno così poco esteso per cui si andò estendendo nella porzione del penepiano immediatamente contigua allo sperone, assumendo la forma a ventaglio, protetta a nord e a sud dalle scarpate dei corsi d'acqua, mentre verso ovest, mancando una vera e propria difesa naturale, venne cintata con opere di fortificazione, di cui restano vestigia nella Rue du Fossé (Grabenstrasse), dall'andamento arcuato. Numerosi quartieri si costruirono sul fondo valle (Rham) e nel secolo XIV furono protetti da una lunga muraglia munita di torri, opera fortificata che si allaccia verso N. con il Bock.
La città vecchia è limitata da una zona di giardini sorti sul luogo della cinta fortificata smantellata nel 1867. Il successivo sviluppo della città ha preso due direzioni: una verso occidente, oltre la zona a giardini, l'altra verso S. superando la valle della Pétrusse e diffondendosi nelle adiacenze della stazione ferroviaria.
Ma se l'accidentata struttura topografica del luogo ha favorito Lussemburgo dal punto di vista militare e strategico (v. appresso) altrettanto non può dirsi da quello commerciale e industriale: i nuovi quartieri industriali, quali Grund, Clausen, Pfaffenthal, sono chiusi sul fondo valle dalle ripide pendici; i quartieri intorno alla stazione hanno dovuto essere allacciati alla vecchia città mediante ponti molto alti, di notevole lunghezza. Lo sviluppo ferroviario ha avuto bisogno di opere d'arte grandiose e costosissime.
Lussemburgo città fa cantone a sé: ha una superficie di 51,29 kmq. e una popolazione (1930) di 54.249 ab. Si compone di numerosi quartieri, quali la Città Alta (8096 ab.), La Gare (2556), Limpertsberg (4175), Clausen (1256), Grund (3037), Pfaffenthal (2120), con una popolazione complessiva di 21.240 ab. e 356 ettari di superficie; a partire dal 1920 sono stati riuniti al comune della capitale gli altri quattro comuni del cantone e cioè Eich (1327 ha. e 8419 ab.), a carattere industriale; Hamm (580 ha. e 1445 ab.); Hollerich (2092 ha. e 20.233 abitanti), importante nucleo industriale, e Rollingergrund (774 ha. e 2912 ab.) per un complesso di 4773 ha. e di 33.009 ab.
La capitale è sede di numerosi istituti d'istruzione superiore e secondaria: possiede l'Institut grand-ducal, creato con lo scopo di coltivare le scienze, le lettere e le arti, che comprende tre sezioni (storica, di scienze mediche e di scienze naturali); l'Institut national d'hygiène et de bactériologie (1897); inoltre un ginnasio e un liceo femminile; una scuola industriale-commerciale e una scuola per artigiani. In Lussemburgo hanno poi sede la Biblioteca nazionale e il Conservatorio musicale.
Storia. - Sotto la protezione del castello del conte Sigefredo, cominciò a formarsi una agglomerazione di mercanti, senza dubbio sin dalla fine del secolo X. Tale sembra essere stata l'origine della città di Lussemburgo. Durante il secolo XII il suo sviluppo fu tale da rendere necessaria la costruzione di una cinta di mura per proteggerla. La città ottenne nel 1244 una carta di franchigia redatta sul modello di quella ricevuta da Echternach nel 1236.
Da allora la giustizia e l'amministrazione furono tenute da una corte di 7 scabini, nominati dal conte e presieduti da un giustiziere, nominato per un anno dagli scabini e dai cittadini e insediato dal conte. Gli scabini e il giustiziere venivano scelti fra i cittadini e, precisamente, in seno al patriziato.
L'accrescimento della popolazione, che si riversò fuori della cinta costruita nel sec. XII, rese necessaria una nuova linea di fortificazioni, più ampia, costruita fra gli anni 1353 e 1378. Ma la città di Lussemburgo rimase sempre, in confronto con altre città dei Paesi Bassi, una città relativamente piccola e poco popolata; nel 1501 essa non contava che 470 famiglie contribuenti.
Nell'epoca moderna Lussemburgo, come fortezza, assunse importanza notevole, soprattutto durante la quarta guerra fra Carlo V e Francesco I. Essa fu presa due volte dai Francesi, nel 1542 e nel 1543, e rimase in loro potere fino al 1544. Ma l'assedio più celebre che ebbe a subire Lussemburgo fu quello sostenuto, sotto il comando del conte di Chimay, contro gli eserciti di Luigi XIV nell'epoca della cosiddetta guerra "delle Camere di riunione"; nel 1682 essa fu per qualche tempo bloccata dai Francesi; nel 1683 fu bombardata dal maresciallo F. di Créquy, che poi l'assediò in piena regola nel 1684 e la costrinse a capitolare dopo una straordinaria difesa. Subito dopo S. Vauban, il quale aveva già diretto le operazioni di assedio, diresse la costruzione di nuove e formidabili fortificazioni per la città, che rimase in possesso della Francia fino al 1698. Un secolo dopo, la guarnigione austriaca di Lussemburgo resistette all'assedio francese (16 novembre 1794-31 maggio 1795); nel 1814, la città fu assediata dagli alleati, che avevano invaso la Francia; il corpo dell'esercito dell'Assia, incaricato delle operazioni, non poté far niente contro la fortezza, che capitolò poco dopo la resa di Parigi. Nell'applicazione dei trattati di Vienna (1815), Lussemburgo divenne piazzaforte della Confederazione germanica e ricevette una guarnigione prussiana. Dopo lo scioglimento della Confederazione nel 1866, la conferenza di Londra, che dichiarò la neutralità del granducato, decise lo smantellamento delle fortificazioni e il ritiro della guarnigione.
Bibl.: Coster, Geschichte d. Festung Luxemburg, Lussemburgo 1869; Van Werveke, La ville de Luxembourg, Lussemburgo 1867; Les villes luxembourgeoises et leurs afforanchissements, Lussemburgo 1908; Kurze Geschichte d. Luxemburger Landes, Lussemburgo 1909.