lungi (lunge)
1. Mentre la forma ‛ lungi ' è presente varie volte sia nella funzione prepositiva sia in quella avverbiale, la forma ‛ lunge ' ha due sole occorrenze col significato spaziale di " lontano ", " distante " preceduta in un caso da ‛ di ' (ma si tenga conto della presenza di alquanto), e nell'altro da ‛ da ', e sempre seguita da ‛ da ', formando locuzioni prepositive: If XVI 113 alquanto di lunge da la sponda / la gittò [la corda] giuso in quell'alto burrato, e XVII 131 [il falcone] da lunge si pone / dal suo maestro: qui va considerato il valore inessivo dell'espressione da lunge.
2. In funzione prepositiva ‛ lungi ' si accompagna variamente ad altre preposizioni, spesso con modi dell'uso solo antico, sempre comunque con valori inessivi. Si ha la locuzione ‛ da l. di ' in Cv IV X 11; di l. da ', in Cv IV XIII 15 e 16, e XXV 2; ‛ l. a ' in Pd XII 49; ‛ l. da ' in Rime CXIV 4, Cv III V 12, If XV 72, Fiore XVI 11. Va considerato anche il semplice ‛ lungi ' in presenza di particelle pronominali: Fiore XXXV 5 Allor tornò a me, che lungi m'era, e LXXVII 5; e infine If IV 70 Di lungi n'eravamo ancora un poco (anche nella variante della '21 v'eravamo): si tenga comunque conto di poco, come di alquanto nel caso relativo a ‛ lunge ' visto sopra.
Si rilevano inoltre: più lungi dal lito (Rime CXIV 4); uno cerchio... tanto lungi da Maria quanto da Lucia (Cv III V 12); non molto lungi al percuoter de l'onde (Pd XII 49); guar lungi non m'era (Fiore LXXVII 5).
I significati non sono diversi da quelli riscontrati per ‛ lunge ', in senso proprio e in espressioni figurate, e ci si limita a questo proposito a qualche esempio in quanto le complete occorrenze risultano dall'analisi qui sopra fatta. In Cv IV X 11 da lungi sono di nobilitade; XIII 15 quelle [le ricchezze] sempre di lungi da sé essere vuole; XXV 2 li altri atti villani siano di lungi da te; If XV 72 lungi fia dal becco l'erba; Fiore XVI 11 lungi dal fior le tue man tenghi.
3. In funzione avverbiale, sempre con il significato spaziale di " lontano ", " distante ", Si hanno le locuzioni ‛ da l '. ‛ di l. ', il semplice ‛ lungi ', e un caso di ‛ da la lungi '.
‛ Da l. ' ha valore di moto da luogo, in Vn XXIV 7 3 vidi venir da lungi Amore; valori inessivi variamente inquadrabili, e anche dell'uso antico soltanto, in Cv I VI 6 se conosce da lungi uno animale, non conosce quello perfettamente; IV Le dolci rime 55 né la diritta torre / fa piegar rivo che da lungi corre (ripreso in X 12; un altro caso analogo nello stesso paragrafo); XII 15 ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo; If VIII 5 un'altra [fiammetta] da lungi render cenno; XII 61 l'un gridò da lungi.
‛ Di l. ', con valore inessivo, in If XXXIV 6 Come... / par di lungi un molin che 'l vento gira; Pd XIX 80 Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna, / per giudicar di lungi mille miglia...?
I casi del semplice ‛ lungi ' (i primi due inessivi, il terzo illativo: moto a luogo), in If XXIII 36 li vidi venir con l'ali tese / non molto lungi; Fiore XXIX 13 li nemici lungi far istare, e LXIV 7 s'andasse lungi [la palla], corri ad apportalla.
Per quel che riguarda il caso con ‛ da la l. ', in If XXXI 23 tu trascorri / per le tenebre troppo da la lungi (per cui cfr. IX 5 l'occhio nol potea menare a lunga / per l'aere nero), si deve osservare che parecchi commentatori, e in particolare moderni (Mattalia, Sapegno), sulla base del Parodi (Lingua 262), che dice dalla lungi essere " modo affine " ad ‛ a lunga ', ‛ da lunga ', attribuiscono troppo decisamente a ‛ da la l. ' il senso di " lontano " (con punto di riferimento ad quem), mentre più probabilmente vale " di lontano ", " dalla lontana " (con punto di riferimento a quo): così mentre da parte di Casini-Barbi si afferma: " Con la preposizione a meglio è resa l'idea del termine verso cui si compie l'azione ", il Buti chiosa: " quasi dica: Perché t'è troppo di lungi la vista ", e tra i moderni il Grabher: " tu, con gli occhi, corri attraverso le tenebre movendo da troppo lontano ".