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lunghesso

di Mario Medici - Enciclopedia Dantesca (1970)
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lunghesso

Mario Medici

. - È la preposizione ‛ lungo ' composta con ‛ esso ' rafforzativo, e indica come quella la posizione o la direzione di chi costeggia o di ciò che fiancheggia un luogo o una persona (Bembo: " Lungh'esso la camera... si dice, toscanamente parlando "; Cinonio: " Lunghesso, il medesimo che lungo, preposizione... e la voce esso, è per riempimento, o per antico costume ").

In D., rappresentata dagli editori con grafia unita, è presente due volte, nella Commedia, davanti a un sostantivo e a un pronome personale: Pg II 10 Noi eravam lunghesso mare ancora, cioè " presso " il mare, in riva al mare (quanto alla variante con l'articolo lunghesso il mare, annota il Petrocchi: " prevale lunghesso mare rispetto alla variante con l'articolo, come usus più difficile "); XIX 27 una donna apparve santa e presta / lunghesso me, cioè " accanto " a me, al mio fianco.

Diverso formalmente ma con analogia di valore con il secondo passo sopra riportato, è il caso di Pd XXXII 130 quei che vide tutti i tempi gravi / ... siede lungh'esso, e lungo l'altro posa / quel duca sotto cui visse di manna / la gente ingrata, per cui v. LUNGO

Bibl. - G. Rohlfs, Grammatica § 496. Sulla fortuna della parola: R. Fornaciari, Sintassi italiana dell'uso moderno, Firenze 1884, 86.

Vocabolario
lunghésso
lunghesso lunghésso prep. [comp. della prep. lungo e del pron. esso], ant. o letter. – Lungo, per indicare la posizione o la direzione di chi costeggia o di ciò che fiancheggia un luogo: Noi eravam lunghesso mare ancora (Dante); passando...
pènero
penero pènero s. m. [lat. *pĕdĭnus, prob. der. di pes pedis «piede»]. – Lembo nell’ordito della tela, non tessuto, che pertanto mostra fili alternati a nodini, in forma di piccola frangia; si può trovare negli scialli, nelle coperte, nei...
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