LUNEBURGO (ted. Lüneburg; nel sec. VIII Hliuni, dall'antico alto tedesco hleo "collina"; A. T., 53-54-55)
Città della Germania settentrionale, nella Bassa Sassonia, capoluogo di distretto (11.343 kmq. e 597 mila ab.), 40 km. SE. di Amburgo, 17 m. s. m., posta sulla riva sinistra del fiume Ilmenau (affluente di sinistra dell'Elba), dove questo, traversata la Brughiera di Luneburgo, entra in una fertile e ben coltivata plaga. Il luogo dove la città è sorta presentava condizioni favorevoli per l'esistenza d'un rilievo gessoso (Kalkberg, a O.) su cui poteva appoggiarsi la difesa e per l'esistenza di ricche sorgenti saline (con un contenuto di minerale del 25%). Queste forniscono tuttora ogni anno 30 mila tonn. di sale, che viene esportato verso Amburgo e Lubecca. Anche il gesso e un concime calcareo trovano smercio. Luneburgo ebbe inoltre rinomanza per la sua buona posizione commerciale al centro d' un' importante rete di strade, che ne fa tuttora un mercato di cereali. La parte antica era cinta da mura, trasformate poi a N. e a S. in giardini. Nei dintorni si sono sviluppate negli ultimi anni anche alcune industrie (lavorazione del legno). Gli abitanti, che nel 1804 erano 9 mila, sono aumentati a 14.411 nel 1861, 24.693 nel 1900 e 29.669 nel 1925.
Bibl.: F. Langenheim, Lüneburg, eine Stadtuntersuchung auf geographischer Grundlage, in Jahrb. geogr. Gesell., Hannover 1926, pp. 1-31.
Monumenti. - Una serie di costruzioni sacre e profane, particolarmente nella strada Am Sand, ampia quasi come una piazza, stanno a ricordare l'antica importanza culturale della città. La chiesa di S. Giovanni, caratteristica costruzione gotica in laterizio (secolo XIV), ha sull'altar maggiore un trittico ornato di sculture e di dipinti di Hinrik Funhof (1482). La chiesa di S. Michele è un'imponente costruzione gotica in laterizio del sec. XV (torre del 1430 con cuspide barocca del 1764); anche del sec. XV è la chiesa gotica, in laterizio, di S. Nicola, sul tipo delle chiese anseatiche di Lubecca e Meclemburgo. Il palazzo comunale risale a diversi periodi (secoli XIII-XVIII). Notevoli nell'interno, tra altro, la sala giudiziaria, le cui ardite vòlte lignee a botte (muratura del sec. XIV) e le pareti hanno un'importante decorazione pittorica (1529); l'immensa sala principesca (lunga 34 m.) del sec. XV con pitture di Daniel Frese (1573-78) nella parte superiore delle pareti e nel soffitto a travature; la grande sala del Consiglio (1363-87), capolavoro della decorazione Rinascimento della Germania settentrionale, con stipiti riccamente intagliati da A. von Soest e rivestimento ligneo di Gert Suttmeier. Tra gli altri edifici profani meritano di essere menzionati la biblioteca civica (1586) e la Camera di commercio con facciata di forme barocche italiane, costruita nel 1741-48 dal Haeseler. Numerose case (secoli) XV-XVI) rappresentano, con quelle di Lubecca, in modo veramente unico il tipo di casa in laterizio a frontoni. Il museo civico e l'archivio civico contengono importante materiale d'interesse locale.
Storia. - Rammentata già nel sec. VIII, la città si sviluppò solo a partire dalla fine del secolo XII, sia perché la distruzione di Bardowiek fece confluire in essa una parte dei suoi abitanti, sia per i privilegi ad essa concessi nel 1229 per lo sfruttamento delle saline.
Entrata a far parte della Lega anseatica, fu anche capitale per un secolo del principato di Brunswick-Lüneburg.
Questo era sorto nel 1269 per effetto della divisione del ducato di Brunswick. Alla morte del duca Guglielmo di L., nel 1369, scoppiò la guerra di successione di L., tra i duchi di Sassonia-Wittenberg e i duchi di Brunswick-Wolfenbüttel, i quali ultimi vinsero dopo lunga lotta (pace di Ulzen del 15 luglio 1388).
Bibl.: O. Jürgens, Geschichte der Stadt L., Hannover 1891; F. Krüger, Die Kunstdenkmäler der Stadt L., Hannover 1906; O. Benecke, Lüneburger Heimatbuch, Brema 1914, voll. 2; 2ª ed., 1925-27; K. G. Heise, Norddeutsche Malerei, Lipsia 1918; W. Reinecke, Das Rathauz zu L., Lüneburg 1927; F. Krüger, Lüneburg, Berlino 1928.