LULU
– Sigla dell'ingl. Locally unwanted land use, l’uso della terra non voluto da chi abita nelle vicinanze, sebbene vi sia un’utilità pubblica. La sigla è stata coniata nel 1981 dallo studioso statunitense Frank J. Popper e ha conosciuto un crescente successo, anche se all’ombra del più utilizzato NIMBY (Not in my backyards). LULU può essere definito come l’aspetto territoriale del NIMBY, non implica sempre una contrarietà assoluta a un progetto, ma solo che questo si svolga nelle proprie vicinanze. Ne sono esempi recenti le discussioni sulla realizzazione del termovalorizzatore di Acerra, il deposito unico delle scorie nucleari a Scanzano Jonico e la linea ad alta velocità in Val di Susa. Il LULU, esattamente come il NIMBY, comporta per molti aspetti la perdita di senso della comunità da parte dei contraenti, con la difesa delle proprie istanze politiche a un livello esclusivamente locale. Gli studi più recenti hanno cercato soluzioni innovative al problema, proponendo di coinvolgere le comunità locali nel processo decisionale, distribuire equamente sul territorio le opere indesiderate e salvaguardare le caratteristiche ambientali del sito coinvolto.