RINSER, Luise
Scrittrice, nata a Pitzling (Alta Baviera) il 30 aprile 1911. Figlia di ricchi agricoltori, cresciuta in ambiente cattolico, studiò psicologia e pedagogia all'università di Monaco, svolgendo poi un'attività triennale d'insegnante; osteggiata dalle autorità naziste dopo l'apparizione del suo primo volume (1940), venne arrestata nel 1944 sotto l'accusa di alto tradimento (cfr. il resoconto Gefängnistagebuch, 1946); dal 1946 vive come libera scrittrice, e dal 1954 è moglie (in terze nozze) del compositore Carl Orff.
Affermatasi con il racconto Die gläsernen Ringe (1941), la storia - narrata in prima persona - del processo di maturazione d'una bambina ha confermato la buona stoffa del proprio talento con le prose narrative Die erste Liebe (1946), spregiudicata analisi della psicologia femminile attraverso tre tipi di giovane donna, e soprattutto con il racconto Jan Lobel aus Warschau (1948), rievocazione poeticamente intensa della tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale, cui - per la tematica politica attualissima - conviene accostare il romanzo Die Stärkeren (1948), raffigurazione efficace, nella sua lineare semplicità (anche se con il pericolo, non sempre aggirato, di un eccessivo didascalismo), del crollo della borghesia germanica fra il 1914 e il 1945 e del sorgere, dalle rovine della tragedia, di nuovi tipi umani, sul filo di varî destini individuali in una piccola città tedesca di provincia. Il giro tematico, così come pure la complessità dell'orchestrazione tecnica (affidata al gioco di eterogenei elementi, dalla riflessione al resoconto, dal dialogo diretto al diario e al carteggio), si allargano invece nel romanzo Mitte des Lebens (1950; trad. it., Nel cuore della vita, Milano 1955), singolare biografia femminile segnata da un destino difficile e avventuroso cui, per altro, non manca una sua necessaria, sebbene crudele, coerenza etica. L'opera, in cui l'autrice fonde anche esperienze personali, si continua con Abenteuer der Tugend (1957), dove i motivi centrali relativi al destino della donna - l'amore, il matrimonio, la famiglia - appaiono inquadrati in una precisa prospettiva cristiana, alla quale aveva già dato corpo nei romanzi Daniela (1953. trad. it., Milano 1957) e Der sündenbock (1955; trad. it. Il capro espiatorio, Torino 1958). A parte la raccolta di novelle Ein Bündel weisser Narzissen (1956) resta da menzionare, a conclusione, Der Schwerpunkt (1960), silloge di saggi in cui la R. ribadisce le ragioni della propria posizione ideologica esercitandosi su autori come A. Kolb. E. Langgässer; F. Werfel, C. Zuckmayer e B. Brecht.
Bibl.: R. Paoli, L.R., in L'Approdo, I (1958); F. Amoroso, L.R. o la virtù avventurosa, in Nuova Antologia, agosto 1958; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schrifsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 624-627; B. Tecchi, L. R., in Scrittori tedeschi moderni, Roma 1959, pp. 173-177; I. Maione, Profili di autori contemporanei: L.R., in Il Baretti, I (1960), nn. 5-6, pp. 85-92.