Scrittrice tedesca (Pitzling, Alta Baviera, 1911 - Unterhaching, Baviera, 2002). Perseguitata sotto il nazismo fino a subire il carcere (Gefängnistagebuch, 1946; trad. it. 1991), informò la sua opera narrativa e saggistica all'impegno democratico. Sottile interprete della psicologia infantile e giovanile (i racconti di Die gläsernen Ringe, 1941, e Die erste Liebe, 1946; il romanzo Ich bin Tobias, 1966, trad. it. 1985), raffigurò efficacemente la società tedesca tra le due guerre (i romanzi Die Stärkeren, 1948; Der Sündenbock, 1955, trad. it. 1957; Der schwarze Esel, 1974, trad. it. 1980), esprimendo la propria visione cristiana della società e specialmente del mondo femminile in numerosi altri romanzi (Mitte des Lebens, 1950, trad. it. 1955; Daniela, 1953, trad. it. 1957; Die vollkommene Freude, 1962, trad. it. 1969; Mirjam, 1983; Abaelards Liebe, 1991, trad. it. 1994), libri autobiografici (Den Wolfumarmen, 1981) e saggistici (Grenzübergänge, 1972; Nordkoreanisches Reisetagebuch, 1981).