SIGEIA, Luisa
Umanista portoghese nata a Toledo (Spagna) nel 1530, morta a Burgos (Spagna) nel 1560. Vissuta nel Portogallo, dove si recò ancora dodicenne, fu insegnante dell'Infanta Maria, figlia di Manuel I del Portogallo, del cui circolo letterario fece parte per molto tempo.
La grande notorietà di cui godette la S. derivava dal suo talento linguistico e dalla sorprendente facilità con cui parlava e scriveva nelle lingue classiche; nelle lingue romanze, e nelle antiche lingue orientali. Di lei ci restano alcune delle numerose lettere, scambiate con il re, col papa, con gli uomini più notevoli del tempo, nelle quali raggiungeva le raffinatezze dell'arte epistolare. L'opera che divenne più nota è il poemetto latino Syntra, in 108 versi, dedicato al papa Paolo III, con una lettera redatta in cinque lingue e nella quale si descrivono le bellezze di quella regione portoghese. La famigerata opera erotica Satira sotadica de arcanis amoris, che l'autore fece passare come una traduzione, dovuta a G. Meursio, di un originale spagnolo della S., è invece di Nicolas Chorier, storico francese nato a Vienne il 1° settembre 1612, morto il 14 agosto 1692, e autore tra l'altro di una Histoire générale du Dauphiné (voll. 2, Grenoble 1661-Lione 1672) e di Carmina (Grenoble 1680).
Bibl.: J.S. Ribeiro, L. S., Coimbra 1880; C. Michaëlis de Vasconcellos, Infanta D. Maria, Oporto 1902; T. Leitão de Barros, Escritoras de Portugal, I, Lisbona 1924. Nel Paço de Sintra del conte di Sabugosa si legge la traduzione del poemetto della S.