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ZAPATA, Luis de

di Alfredo Giannini - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZAPATA, Luis de

Alfredo Giannini

Scrittore spagnolo, nato nel 1526, morto nel 1595. L. de Z. appartiene a un gruppo di scrittori eruditi, di scarso valore letterario e artistico, del tempo di Carlo V e di Filippo II, che intesero a divulgare storie, leggende, avvenimenti strani, curiose notizie di scienza e di pretesa scienza in una forma attraente, piacevole, di passatempo. Uomo di corte, ricco, fu insignito dell'ordine cavalleresco di Santiago, ma pare che per certe sue gravi sregolatezze se ne rendesse indegno, sì che, arrestato per ordine di Filippo Il, ebbe a soffrire per circa venti anni il carcere.

Nessun successo ebbe un suo enorme, pesantissimo poema in ottave, il Carlo famoso, in lode di Carlo V, di ben 50 canti e 40.000 versi, a comporre il quale perdette tredici anni, lusingandosi di avere emulato Virgilio. Di tanto più interessante invece fu un'altra sua opera in prosa semplice e dilettevole, la Miscelanea ehe, composta tra il 1592 e il 1595: gli diede non poca rinomanza. Essa è un vero libro di ricordi, di aneddoti, di appunti, del materiale più svariato e curioso, da servire per un lavoro di più ampio disegno che l'autore si era proposto e che avrebbe intitolato Varia historia. Ne fu pubblicata solo nel 1859, mutilata e interpolata nel ms. della Nazionale di Madrid, la parte condotta a termine. Inesauribile repertorio di racconti, di curiosità e motti faceti, di usi, di tradizioni, di casi strani della cronaca del tempo, è di non poca utilità per la storia del costume e per la conoscenza del sec. XVI. Assai infelice, invece, è una sua traduzione dell'Arte poetica di Orazio (Lisbona 1592).

Ediz.: Miscelanea, ed. P. de Gayangos, in Memorial histórico español. XI, Madrid 1859; Carlo famoso, Saragozza 1566; ed. di J. T. Medina, Santiago del Chile 1916 (ha solo la parte della scoperta dell'America).

Bibl.: J. Menéndez Pidal, Vida y obras de L. Z. (Discurso), Madrid 1915; R. Menéndez y Pelayo, Orígines de la novela, II, p. 36.

Vedi anche
letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... prosa Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. prosa d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la prosa tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti ... leggenda In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo, della quale, a scopo edificativo o esemplare, si dava lettura il giorno della festa del santo. Più tardi, in base alla caratteristica saliente delle leggenda di contenere elementi fantastici e miracolosi, il significato del termine si allarga ... poema letteratura Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto respiro, che può avere vario tono e argomento. Il verso adottato è normalmente l’esametro nella poesia classica, l’endecasillabo nella poesia italiana. Secondo la materia, si distinguono: poema epico (o ...
Vocabolario
lüiṡa
luisa lüiṡa (o lüìgia) agg. [dal nome proprio femm.]. – Erba l.: altro nome della cedrina, pianta aromatica.
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
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