BORRASSÀ, Luis
Pittore. Oriundo di Gerona, discendente da famiglia d'artisti, è tra i maggiori pittori catalani; operava tra il 1380 e il 1424, come attestano molti documenti. Molte sono le opere a lui attribuite, ma solamente tre certe e documentate: una pala d'altare di S. Chiara (1415), opera fondamentale, conservata nel Museo vescovile di Vich; l'altare di Guardiola (1404), posseduto dal signor Soler i March di Barcellona, e quello di S. Pietro a Tarrasa (1411, secondo il Duràn i Sampere). Possono inoltre attribuirglisi, con molta probabilità, altre tre tavole del Museo di Vich e resti di una pala di S. Andrea di Gurb. L'influenza esercitata dall'arte senese, attraverso Avignone, sulla pittura catalana alla metà del sec. XIV si manifesta nelle opere del B., tanto che una sua tavola della raccolta Schiff, a Pisa, ha potuto essere attribuita a Lorenzo da Sanseverino. Il Colasanti espose argomenti per assegnare codesto dipinto a Pere Serra, principale rappresentante dello stile senese nella Catalogna in quel secolo, e il B. ci appare appunto scolaro del Serra, benché con caratteristiche molto personali, che in certo modo arricchiscono l'arte del maestro. La sua squisita sensibilità si manifesta nelle tavole che senza dubbio gli appartengono, con il colorito di trasparenza mirabile nella minuziosità e nel candore del racconto.
Bibl.: M. v. Boehn, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); J. Gudiol, El pintor Luis Borrassà, Barcellona 1925; A. Soler i March, Troballa d'una obra del pintor Borrassà. Retaule de Sant Salvador de Guardiola, in Gaseta de les Arts, 15 febbraio 1925.