ALMEIDA, Luis
Nacque in Portogallo verso il 1525. Viaggiò in cerca di fortuna, ma giunto dalle Indie al porto di Hirado, nel 1554, entrò in Giappone e fondò a sue spese a Funaki (Bungo) un asilo per i fanciulli abbandonati e un vasto ospedale, di cui una parte era riservata per i lebbrosi, che curava egli stesso, essendo medico e chirurgo. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1555, consacrò al mantenimento della missione tutti i suoi averi; si contentò per lungo tempo del grado di semplice catechista e non volle essere ordinato sacerdote che nel 1580, tre anni prima della sua morte. Aveva il dono di creare rapidamente nuove comunità cristiane, e la sua predicazione era resa anche più efficace dalle cure che prodigava agli ammalati. Era versatissimo nella lingua giapponese, "simpaticissimo - scrive il P. Luigi Froes - ai signori giapponesi, cristiani e pagani, perché molto a giorno dei costumi del paese e del modo di trattare con le persone". Nessuna meraviglia quindi se, ancora coadiutore, era riuscito a fondare le ottime comunità cristiane di Gōto, Shiki, e Amakusa. Morì superiore a Kawachinura, nell'isola di Amakusa, l'ottobre del 1584. Si conservano di lui quindici lettere, tradotte in varie lingue.
Bibl.: H. Haas, Geschichte des Christentums in Japan, Tokyo 1904; L. Froes, Die Geschichte Japans (1549-1578), trad. e commentata da G. Schurkammerr e E. A. Voretzsch, Lipsia 1926; C. Sommervogel, Bibliothèque de la C.ie de J., I, Bruxelles 1890, coll. 195-196; VIII, col. 1612.