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LUIGINO

di Giuseppe Castellani - Enciclopedia Italiana (1934)
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LUIGINO

Giuseppe Castellani

Frazione dello scudo di Francia del valore di 5 soldi tornesi, che incontrò grandissimo favore in Levante dove era preferita a qualunque altra moneta (specialmente pregiata quella della zecca di Trevoux, di Anna Maria Luisa di Borbone principessa di Dombes, per la bellezza del conio e dell'effigie femminile). Perciò fu subito imitata e contraffatta con fino minore traendone larghi guadagni. In Italia fecero luigini di forme diverse e assai ingegnosi sia nelle figurazioni sia nelle leggende i principi Centurioni nella zecca di Campi, i Doria a Loano e Torriglia, i Malaspina a Fosdinovo e gli Spinola ad Arquata e Tassarolo. Ma oltre a questi contraffattori, anche altri principati crearono monete che, pure non potendosi giudicare vere contraffazioni, avevano grande analogia coi luigini. La repubblica di Genova ne emise di quattro tipi, che assunsero anche nomi diversi: ligurino per la personificazione della Liguria, gianuino per il Giano bifronte, giustino per la giustizia e sangiorgino per la figura di S. Giorgio. La repubblica di Lucca ne fece di quelli che hanno apparenza di vere contraffazioni, pure essendo di lega abbastanza buona. A questa categoria appartengono pure alcune monete dei granduchi di Toscana, dei principi di Monaco, del monastero lerinense e dei legati papali di Avignone.

Bibl.: Corpus Nummorum italicorum, II, tav. I, 15, 20, tav. XXXIX, 7-9, 14, tav. XLV, 15-16; III, tavole XV, 16-18, XVI, 2-3, XXI, 1-4, 6-11, XXIII, 2-5, 7-9, XXVIII, 4-9, XXIX, 3-7, 9; XI, tavv. I, 29-34, II, 5, 12, X, 13; E. Gnecchi, Tre luigini inediti di Campi, in Rivista italiana di numismatica, III, Milano 1890, pp. 533-542; id., Il tesoro di Andros, IV, ivi 1891, pp. 129-150; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.

Vedi anche
reale Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale. ● reale si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza spagno­la si ebbero moltissime monete italiane con il ... zecca Officina governativa in cui si coniano le monete. Maestri, ufficiali, massari, provveditori della zecca erano dette le autorità preposte alla zecca nelle varie parti d’Italia; diritto della zecca era l’utile che il principe ricavava dalla coniazione o monetaggio. ● Poco si sa dell’organizzazione tecnica ... Malaspina Famiglia marchionale italiana, nota dall'11º sec.: raccolse i suoi possedimenti nel corso del 12º sec. nelle alte valli dell'Appennino, fra il Passo dei Giovi e i valichi della Garfagnana e del Modenese, fondando un vero e proprio organismo politico-territoriale, garantito da una valida rete di fortificazioni. ... Loano Comune della prov. di Savona (13,5 km2 con 11.623 ab. nel 2008).
Tag
  • CORPUS NUMMORUM ITALICORUM
  • REPUBBLICA DI GENOVA
  • GIANO BIFRONTE
  • TORRIGLIA
  • TASSAROLO
Vocabolario
luigino²
luigino2 luigino2 s. m. [der. di luì, raccostato al nome proprio Luigi, dim. Luigino]. – Altro nome usato nell’Italia centr. per l’uccello luì verde.
luigino¹
luigino1 luigino1 s. m. [dim. di luigi]. – Moneta frazionaria dello scudo francese o luigi d’argento, del valore di 5 soldi tornesi, che ebbe larga diffusione nel Levante; con varie impronte, i luigini furono coniati da parecchie zecche...
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