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ZANAZZO, Luigi

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZANAZZO, Luigi

Salvatore Rosati

Poeta dialettale e folklorista, nato il 10 gennaio 1860 a Roma, dove morì il 13 dicembre 1911.

Esordi con una raccolta di Cinquanta sonetti satirici (Roma 1880) e da allora diede una produzione ininterrotta di versi e di opere teatrali pur cominciando già lo Z. ad occuparsi di ricerche folkloristiche (il Rugantino a Milano è del 1884). Nel 1887 iniziò con l'editore E. Perino la pubblicazione del settimanale dialettale Rugantino, che aveva avuto precedenti ma effimere inearnazioni. L'opera poetica dello Z. è quella che, nella fedeltà alle forme dialettali, rimane più vicina al Belli del quale ha ripreso taluni aspetti: superstizioni popolari (L'arimedi simpatichi), parodia di scene bibliche (La pacenza de Musè, Er peccato de San Pietro, ecc.), linguaggio spropositato, ecc. La parte più originale dello Z. è nei notevoli poemetti in sestine che dànno la rappresentazione di ampie scene popolari (La sera de la Befana, 1881; La Pasqua a Roma, 1883; 'N'infornata ar Teatro Nazionale, 1886; Le minente ar Divin'Amore, 1886, ecc.). L'elemento folkloristico pesa talora come preoccupazione nella sua poesia che, nei momenti felici, è però varia di timbri, spontanea di vena e colorita (cfr. i Versi editi e ínediti, a cura del figlio Alfredo, voll. 2, Roma 1921-23). Le ricerche dello Z. nel campo del folklore sono sintetizzate nei tre volumi: Novelle, favole e leggende romanesche (Torino 1907), Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma (ivi 1908), Canti popolari romani (ivi 1910), raccolte prive di metodo, ma ricche e utilissime. Lo Z. tentò anche di far rinascere il teatro dialettale, al quale diede commedie di vario merito e varia fortuna, tra cui: E' re Gobbetto (1885); Li fanatichi p'er gioco del lotto (1885); Li Maganzesi a Roma (1887); L'amore in Trastevere (1888); Me voressivo? (1890), ecc.

Bibl.: E. Veo, I poeti romaneschi, Roma 1927 (con bibl.).

Vedi anche
Rugantino Nome (dal romanesco rugà «protestare minacciando con arroganza», che risale al lat. rogare) di una maschera romanesca. La maschera, pur conservando caratteri del Miles gloriosus, sembra derivare piuttosto dai soldati del Bargello settecentesco, ai quali risalirebbe anche il suo costume (finanziera cortissima, ... Edoardo Perino Editore e tipografo (Torino 1841 - Rocca di Papa 1895). Iniziò la propria attività come tipografo presso La Riforma di Firenze. Trasferitosi a Roma nel 1870, creò un'attiva casa editrice di carattere popolare, pubblicando scritti dialettali romani e opere illustrate a dispense, tra le quali la Vita Nuova ... Adolfo Giaquinto Poeta dialettale italiano (Napoli 1847 - Roma 1937); visse sempre a Roma. Cuoco di professione, si occupò di culinaria anche in libri (La cucina di famiglia, 1901; ecc.) e giornali. Diede un vivo impulso alla poesia romanesca, compilando per parecchi anni, con L. Zanazzo, il periodico Rugantino e fondando ... Augusto Jàndolo Jàndolo ‹i̯à-›, Augusto. - Poeta dialettale romanesco (Roma 1873 - ivi 1952). In gioventù fu attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; si diede poi al commercio antiquario. La sua poesia, ligia da principio alla tradizione satirica e realistica (Li busti ar Pincio, 1900), si venne sempre più ...
Vocabolario
lüigi
luigi lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al...
beato lüigi
beato luigi beato lüigi locuz. usata come s. m. – Nome delle monete d’argento di mezzo ducatone (4 lire e 80 soldi) e di un quarto di ducatone (2 lire e 40 soldi) fatte coniare nel 1626 da Vincenzo II Gonzaga duca di Mantova, nel rovescio...
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