BELGRANO, Luigi Tommaso
Nato a Genova il 2 febbr. 1838, si laureò in tegge, dedicandosi però esclusivamente alle discipline storiche. Socio fondatore della Società ligure di storia patria, nel. 1859 pubblicò a Genova il suo primo studio, Della vita e delle opere del marchese Gerolamo Serra, in cui è abbozzato un saggio storico intorno alla dominazione francese a Genova durante la Rivoluzione e l'Impero. Sempre nel 1859, la Genova, apparve una serie di Documenti inediti riguardanti le due crociate di san Ludovico IX re di Francia, che, pur privi, dell'illustrazione critica che il B. si era proposto, di scrivere, attestano nelle numerose note, acute ed erudite, le doti dell'autore. Questi due saggi gli procurarono l'incarico di applicato presso l'Archivio di Stato genovese, e. come tale egli poté attendere a nuovi studi che gli diedero vasta risonanza fra i cultori di storia erudita; nel 1864 la Deputazione piemontese e la Deputazione toscana di storia patria lo nominarono socio effettivo.
Dopo alcuni accurati studi (Della dedizione dei Genovesi a Luigi XII, in Miscellanea di storia italiana, I, Torino 1863; Della vita privata dei Genovesi, Genova 1863), il B. pubblicò l'Illustrazione del Registro della Curia arcivescovile di Genova (in Atti della Società Ligure di Storia Patria, II, parte I e II, 1862-70), opera fondamentale sul primitivo Comune genovese che può dirsi uno dei migliori frutti della storiografia ligure. Quasi contemporaneamente pubblicava nell'Archivio storico italiano due recensioni, una sull'edizione degli Annali genovesi nei Monumenta Germaniae Historica, l'altra sulla Vita di Andrea Doria del Guerrazzi.
Nella prima (Degli Annali genovesi, di Caffaro e de' suoi continuatori editi da Giorgio Pertz e della discendenza di quel cronista, s. 3, II [1864], pp. 121-138) il B., che già stava preparando un'edizione italiana degli annalisti genovesi, mentre riconosceva i pregi dell'edizione tedesca, indicava come grave errore del Pertz l'aver trascurato i codici di Caffaro conservati a Genova e faceva acute osservazioni che gli tornarono utili per la propria edizione degli stessi annalisti. Nell'altra recensione (Della vita di Andrea Doria di F. D. Guerrazzi e di altri recenti scritti intorno quel grande ammiraglio, s. 3, IV [ 1866], pp. 216-71) metteva in evidenza l'errore di prospettiva storica della biografia e l'interpretazione troppo personale del Guerrazzi che giudicava fatti e persone del sec. XVI con le idee liberali del tempo; al Guerrazzi e al Celesia, altro storico dei Doria, il B. opponeva la propria ricostruzione, a grandi tratti, della personalità del Doria, sobria ed imparziale.
Segretario della Società ligure di storia patria il B. pubblicò negli Atti della Società originali lavori di ricerca, tra i quali: l'edizione dell'Atlante Luxoro in collaborazione con il Desimoni (V, 1867); i Documenti ispano-genovesi dell'Archivio di Simancas, VIII(1868), pp. 2-291; Interrogazioni ed allegazioni spettanti alla causa promossa da Scipionei Fieschi per la rivendicazione dei feudi paterni, VIII(1808), pp. 293-364; il Supplemento alle notizie sulla tipografia ligure sino a tutto il sec. XVI, IX(1869), pp. 325-4.
Nel 1873 assunse l'insegnamento di paleografia e di archivistica presso l'Archivio di Stato genovese di cui era direttore; nel 1874 fondò il Giornale Ligustico, con lo scopo di pubblicare specialmente lavori di archeologia e di storia ligure, riuscendo a raccogliervi gli scritti di insigni studiosi: Desimoni, Neri, Heyd, Riant. I suoi contributi furono lavori di bibliografia, di critica e di storia (La navigazione dei Genovesi alle Indie, [1875], pp. 254-256; Il cifrario generale di Filippo II, IV[18771, pp. 88-94; Due sigilli genovesi, V [1878], pp. 235-240; I Genovesi ad Acquemorte, IX[1882], pp. 326-341; ecc.). Contemporaneamente curava la ponderosa edizione delle leggi municipali genovesi (Leges Genuenses, in Historiae Patriae Monumenta, XVIII, Torino 1901). Nel volumetto Imbreviature di Giovanni Scriba (Genova 1882) egli raccolse alcuni suoi scritti pubblicati nel quotidiano genovese Il Caffaro con lo pseudonimo di Giovanni Scriba.
Varie incombenze frattanto (nel 1879, l'incarico di storia antica e moderna presso la facoltà di lettere dell'università di Genova; l'anno dopo, la presidenza del liceo Andrea Doria) lo indussero ad abbandonare l'insegnamento di paleografia all'Archivio di Stato. Nel 1884 fu nominato ordinario di storia antica e modema presso l'università.
Nel 1890 uscì il primo volume degli Annali genovesi di Caffaro e dei suoi continuatori, curato dal B. per l'Istituto storico italiano per il Medioevo, contenente la parte dovuta a Caffaro e a Oberto Cancelliere, (le cronache degli altri annalisti furono invece curate da Cesare Imperiale di Sant'Angelo dopo la sua morte). Il B. con precisione, esperienza, senso critico, ha dato un'edizione eccellente anche sul piano metodologico; le riserve che oggi possono essere avanzate (l'assenza di un indice ragionato, l'uso antiquato della punteggiatura e della grafia originaria) non toccano i meriti dell'opera.
Sempre maggiori riconoscimenti furono tributati al B.: membro onorario della Società storica di Odessa e della Società normanna di geografia, fra molte altre; socio dell'Accademia dei Lincei, dell'Istituto storico italiano, del Consiglio degli Archivi di Stato. Dal 1891sino alla morte fu preside della facoltà di lettere dell'università di Genova. Nel 1892 fu nominato vicepresidente della Commissione per le celebrazioni colombiàne, che aveva l'incarico di pubblicare ciò che era stato scritto per illustrare la vita e i tempi di Cristoforo Colombo: il B. non si, limitò a pubblicare suoi originali lavori, come l'edizione de Il codice dei Privilegi di C. Colombo (Roma 1894, parte II, vol. II) o dei Documenti privati colombiani (Roma 1896, parte II, vol. I), ma controllò e rivide tutte le opere edite a cura della Commissione.
Gli innumerevoli lavori del B., condotti con la precisione e l'erudizione tipiche della scuola positivista, restano utili fonti d'informazione nel campo della storia ligure. Possiamo considerare il B. essenzialmente un erudito, tipico rappresentante della storiografia documentaria della seconda metà dei sec. XIX.
Il B. morì, improvvisamente, il 26 dicembre 1895.
Bibl.: C. Desimoni, L. T. B., in Giornale tigust., XXI(1896), pp. 3-8; C.Manfroni, L. T. B., in Annuario d. R. univers. di Genova 1895-96, Genova 1896; A. Barrili, Commem. del prof. comm. L. T. B., in Atti d. Soc. ligure di storia patria, XXVIII(1896), pp. XLIX-LXXXVII; L. Beretta, L. T. B., in Arch. stor. ital., s. 5, XVII (1896), pp. 214-17; B .Croce, Storia della storiogr. ital. nel sec. XIX, II, Bari 1947, p. 39.