STURZO, Luigi
Uomo politico e sociologo, nato a Caltagirone il 26 novembre 1871. Studiò nel seminario della città natale, dove nel 1894 fu ordinato sacerdote, passando poi a Roma all'Accademia tomista e all'università Gregoriana. Tornato a Caltagirone fu nominato professore di filosofia e sociologia al Seminario; fondò un settimanale (La Croce di Costantino) e varie associazioni di operai, fittavoli e studenti. Nel 1896 entrò nel vivo del primo movimento democratico cristiano, accanto a G. Toniolo, R. Murri, F. Meda, V. Mangano; divenne poi sindaco di Caltagirone (1905), segretario generale della Giunta dell'Azione cattolica (1915-17) e vicepresidente dell'Associazione dei comuni italiani (1912-24).
Il 18 gennaio 1919 fondò il Partito popolare italiano, con l'appello ai liberi e ai forti, enunciando un ardito programma ispirato alla dottrina sociale cristiana e ad una marcata autonomia e indipendenza politica. Alla testa del PPI, lo S. condusse le battaglie e le iniziative circa le autonomie comunali, la libertà della scuola, la costituzione della Regione, la riforma agraria ed industriale, con la conseguente vittoria nelle elezioni politiche del 1919 e del 1921 (che portarono alla Camera 107 deputati popolari) e nelle amministrative del 1920. Con il discorso Crisi economica e crisi politica (del 1920), prevedendo l'avvento del fascismo, gettava l'allarme contro le debolezze del parlamentarismo liberale. Sopraggiunta la marcia su Roma, si oppose al governo di Mussolini con tale decisione che al Congresso torinese del 12 aprile 1923 riuscì a portare il PPI fuori del governo. Ma il 10 luglio successivo dovette lasciare la carica di segretario del partito. Il 25 ottobre 1924 fu costretto a varcare la frontiera.
Intensissima la sua attività nell'esilio, trascorso a Londra fino al 1940 e poi a New York: attività pratica in difesa del prestigio e degl'interessi italiani e con la partecipazione alla fondazione del Segretariato internazionale del Partito democratico d'ispirazione cristiana ed ai Gruppi di "Popolo e libertà" (Londra 1931, New York 1941); attività culturale documentabile attraverso le sue numerose pubblicazioni in italiano, francese ed inglese, tra le quali si ricordano: Italia and Fascismo, Londra 1926; International community and the right of the war, Londra 1929; Il ciclo della creazione, Parigi 1932; Essai de sociologie, Parigi 1935; L'Eglise et l'Etat, Parigi 1937; Politics and Morality, Londra 1938; L'Italia e il nuovo ordine internazionale, Roma 1944; Spiritual Problems of our times, New York 1945; Nationalism and Internationalism, ivi 1946; La Vera Vita. Sociologia del soprannaturale, Roma 1947; La mia battaglia da New York, Milano 1949; La Regione nella nazione, Roma 1949. In queste opere, accanto all'appassionata difesa della libertà spirituale e dei principî democratici, è visibile un originale tentativo di costruire uno storicismo cristiano ed una problematica della società inserita nella più complessa visione cosmologica. I suoi volumi di sociologia hanno suscitato larga risonanza nel mondo culturale angloamericano: a New York è stata istituita una Fondazione Sturzo per approfondirne lo studio. Ritomato in Italia nel settembre del 1946, è lontano dalla vita di partito, non rinunciando però ad una operosa attività speculativa e pubblicistica così che egli può ancora dirsi la mente maggiore del mondo politico cattolico italiano.
Bibl.: A. Canaletti Gaudenti, L. S., Milano 1921, 2ª ed. ampliata, Roma 1945; M. Ferrara, L. S., ivi 1925; G. Petrocchi, L. S., ivi 1945.