Scrittore italiano (Cirò 1881 - Roma 1925); compiuti gli studî di legge e di lettere nell'univ. di Roma, nel 1907 si trasferì a Milano, dove esercitò un'attiva propaganda patriottica fondando il settimanale Il Tricolore e, con altri (1910), l'Associazione nazionalista; interventista e combattente della guerra 1915-18, dal 1919 fu deputato al parlamento e nel 1922-23 sottosegretario alle Belle arti. Studioso di letterature classiche e traduttore, si ricorda, più che per la sua poesia (Sogni pagani, 1906; L'altare del fauno, 1923), per il romanzo a sfondo autobiografico Giovanni Francica (1910), storia di un giovane di estrazione provinciale che si salva dalle degenerazioni dell'estetismo grazie all'azione politica. S. si occupò anche di letterature straniere, specie con traduzioni metriche da Poeti inglesi moderni (1924), e pubblicò un volume di Studi e saggi (1913).