Pittore (Bologna 1846 - ivi 1888). Compiuti gli studî presso l'accademia di Bologna, dal 1867 al 1870 visse a Firenze dove, pur frequentando i circoli macchiaioli, guardò ai modelli del Quattrocento toscano derivando dalla sua inclinazione per il disegno netto e tagliente lo stile asciutto e arcaicizzante che gli diede notorietà (Annibale Bentivoglio in carcere, 1870, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Soggiornò a Vienna (1873), Monaco (1874) e Venezia (1875-77); nel 1878 si stabilì a Roma dove fu in contatto con il gruppo raccolto intorno a N. Costa. Per le sue opere, frutto di una intensa elaborazione grafica (studî e disegni preparatorî nella Galleria nazionale d'arte moderna di Roma), predilesse soggetti storici e religiosi che mostrano, nell'accentuato linearismo e nell'uso di colori freddi, suggestioni preraffaellite (Ingresso trionfale dei cattolici in Praga, 1878-80, Roma, abside di S. Maria della Vittoria; Irnerio glossa le antiche leggi, 1886, Bologna, Palazzo Comunale). Di particolare interesse alcuni studî che cedono a rapidi tocchi di colore (Riva di S. Biagio, 1877, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Autoritratto, Bologna, pinacoteca).