SCROSATI, Luigi
Pittore, nato a Milano il 21 giugno 1814, morto ivi il 3 dicembre 1869. Non ebbe maestri; ma dal Bertini che gli era amico trasse insegnamenti e consigli che lo avviarono all'arte. Dedicandosi principalmente alla pittura a buon fresco risalì con l'ammirazione e con la tecnica al grandissimo esempio di Giovanni Battista Tiepolo che, anche a Milano, lasciò superbi saggi del suo pennello. Gli affreschi dello S. a Milano nei palazzi Litta, Poldi-Pezzoli, e Serbelloni, nella villa Ghirlanda a Cinisello, dimostrano abilità piuttosto che istintiva foga d'ispirazione. Lo S. resta invece degno di memoria per i piccoli quadri da cavalletto a soggetti di nature morte; specialmente fiori. La tecnica delicata e la materia quasi trasparente rendono bene la fragilità effimera e rorida dei petali, delle corolle, delle foglie; spesso in contrasto con la lucentezza dei vasi di metallo o di porcellana o di vetro nei quali sono collocati. Negli ultimi anni di sua vita fu professore di decorazione pratica all'Accademia di Brera. Ricordiamo tra le sue nature morte: Fiori e corazza (collezione Gustavo Botta) e Fiori in un secchio di rame (Milano, Galleria d'arte moderna).
Bibl.: A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'ottocento, Milano 1934, p. 662.