Pittore (Portogruaro 1885 - Cerro Laveno 1947). Si dedicò fin da giovanissimo a studî musicali. A Milano, dal 1901, frequentò l'ambiente artistico che ruotava intorno alla rivista Poesia, cominciando a interessarsi anche di pittura. Non si conoscono sue opere pittoriche anteriori al 1909 (Autoritratto, 1909, Milano, Galleria civica d'arte moderna), anno in cui conobbe Boccioni e Carrà. Con questi firmò nel 1910 il Manifesto dei pittori futuristi, tuttavia fino al 1912 le sue opere risentono ancora della poetica divisionista e simbolista (La rivolta, 1911, L'Aia, Gemeentemuseum; Case+luce+cielo, 1912, Basilea, Kunstmuseum). Prevalsero poi i suoi interessi musicali: nell'ambito della poetica futurista scrisse L'arte dei rumori (1916) ed eseguì concerti con nuovi strumenti, gli "intonarumori", costruiti da lui stesso. Partecipò alla prima guerra mondiale, rimanendo mutilato e scosso nel suo equilibrio mentale. Dal 1918 al 1930 visse a Parigi, dove si dedicò allo studio delle filosofie orientali e in particolare dello yoga (nel 1938 pubblicò Al di là della materia). Riprese anche a dipingere quadri d'intonazione tra ingenua e surrealista.