RUSSO, Luigi (App. I, p. 985)
Critico letterario, morto a Marina di Pietrasanta (Lucca) il 14 agosto 1961. Dopo la Liberazione fu direttore (fino al 1948) della Scuola normale superiore di Pisa, e fu nominato socio nazionale dei Lincei; nel 1946 fondò a Firenze Belfagor, rassegna bimestrale "di varia umanità", che diresse fino alla morte.
Nell'ultimo ventennio l'attività del R. continuò, intensificandosi in due direzioni convergenti: quella dei commenti ai classici (Personaggi dei "Promessi Sposi". Roma 1945; ecc.), antecedente essenziale all'inquadramento dell'individuale mondo di uno scrittore nella storia della cultura e nella "generale storia dello spirito umano"; e quella, appunto, di codesta storicizzazione, dispiegantesi in molti saggi e studî (Commedie fiorentine del'500, Firenze 1939; La critica letteraria contemporanea, 3 voll., Bari 1942-43; Machiavelli, Roma 1945; Carducci senza retorica, Bari 1957; Il tramonto del letterato, ivi 1960). E mentre attraverso i commenti il R. veniva arricchendo e articolando in una "filologia estetica" il suo interesse per il fatto linguistico (cfr. specialmente il capitolo sulla lingua del Verga aggiunto nella 3ª ediz. del saggio omonimo, Bari 1941); per l'altra via veniva delineando, con quella "oratoria del gusto" che è caratteristica, oltre che della sua metodologia, del suo temperamento esuberante, tutta una serie di Ritratti e disegni storici (vol. I, Dall'Alfieri al Leopardi, Bari 1946; II, Dal Manzoni al De Sanctis. ivi 1946; III, Studi sul Due e Trecento, ivi 1951; IV, Dal Carducci al Panzini. ivi 1953), propedeutici a quella Storia della letteratura italiana che è sempre stata la fondamentale aspirazione del suo storicismo, inteso a integrare l'insegnamento del Croce e del Gentile con quello del De Sanctis (ma della quale è apparso solo il primo volume: Da Francesco d'Assisi a Girolamo Savonarola, Firenze 1957; cfr. però il Compendio storico della letter. ital.. post., Messina - Firenze 1961). Numerosi anche i suoi scritti polemici, di letteratura militante e - specie negli ultimi anni, per il suo parteggiare per le democrazie popolari - di politica (De vera religione, Torino 1948; Il dialogo dei popoli, Firenze 1953).
Bibl.: G. Marzot, in La Nuova Italia, maggio 1932; P. Pancrazi, in Corriere della sera, 3 maggio 1934, ora nel vol. post. Italiani e stranieri, Milano 1957, pp. 137-144; U. Bosco, in Nuova Antologia, 16 maggio 1937; G. Contini, Esercizî di lettura sopra autori contemp., Firenze 1939; A. Momigliano, in Corriere d'informazione, 12 genn. 1948, ora in Studi di poesia, 3ª ed., post., Messina-Firenze 1960, pp. 271-74; A. Gramsci, Letteratura e vita nazionale, Torino 1950, pp. 15-17; C. Varese, Cultura letteraria contemp., Pisa 1951, pp. 347-361; A. Bocelli, in Il Mondo, 5 settembre 1961.