SCARAMUCCIA, Luigi Pellegrino
Pittore, incisore e scrittore d'arte, nato a Perugia il 3 dicembre 1616, morto a Milano il 3 agosto 1680. Fu allievo dapprima del padre, Giovanni Antonio, poi di Guido Reni; ma nelle sue opere si rintraccia essenzialmente l'influenza del Guercino. Pittore di scarso rilievo, privo di reali caratteri di originalità, lasciò varie opere nelle chiese di Roma (S. Maria in Vallicella, cappella Spada, ecc.), di Venezia (S. Nicolò di Lido), di Milano e di Napoli. Nel 1675 fu nominato accademico di S. Luca, nel 1676 membro della Congregazione dei Virtuosi.
Assai più importante della sua attività artistica è la sua opera di scrittore d'arte. Nel 1674 pubblicò a Pavia Le finezze dei pennelli italiani ammirate e studiate da Girupeno sotto la scorta e disciplina del genio di Raffaello d'Urbino.
Si tratta di un itinerario artistico dell'Italia. L'autore immagina che un giovane, di nome Girupeno (anagramma di Perugino), visiti sotto la guida del genio di Raffaello le varie città d'Italia, partendo, naturalmente da Roma; ciò che serve di pretesto all'autore per illustrare le opere d'arte che in essa si trovani, per dar notizia dei maggiori artisti, per esporre le proprie teorie sull'arte. Sebbene l'impostazione del libro sia nettamente barocca e le preferenze dello Scaramuccia siano per la scuola bolognese del Seicento, un preciso atteggiamento classicistico traspare dagl'insegnamenti che il Genio impartisce al giovane Girupeno e nelle Massime o siano ricordi per la Gioventù incamminante alla Pittura, che chiudono il volume.
L'opera dello S. non ha capitale importanza per lo sviluppo storico della critica d'arte in Italia; il contributo di dati e di notizie per la storia dell'arte del Seicento non è particolarmente rilevante, se non per gli artisti della scuola bolognese, e, in genere, dell'Italia settentrionale. Il lato più notevole dell'opera sta nel criterio topografico seguito dall'autore, che si è così discostato dal criterio biografico tradizionale; né si può negare che questo elemento abbia una certa importanza, in quanto prepara e favorisce quella distinzione delle scuole pittoriche delle varie regioni d'Italia, che sarà oggetto della critica più tarda.
Notevole interesse bibliografico ha il Catalogo degli autori ch'hanno scritto d'arte, che lo S. ha fatto seguire al suo volume.
Bibl.: Per la bibliografia dell'opera pittorica dello S., v.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibl.). Per l'opera critica, v.: J. von Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924, p. 475.