ORLANDO, Luigi
Ingegnere, industriale, nato a Palermo il 2 marzo 1814, morto a Livorno il 14 giugno 1896. A vent'anni, con i fratelli Paolo, Salvatore e Giuseppe, entrò nella Giovine Italia e partecipò a tutte le cospirazioni e rivoluzioni intese a liberare la Sicilia dal giogo borbonico; nel 1837 dovette riparare a Malta; nel 1848 piantò per primo sul Campidoglio la bandiera italiana. Costretto con i fratelli a emigrare a Genova, impiantò dapprima un'officina meccanica, ove nel 1855 fu costruita la Sicilia, prima nave a vapore in ferro allestita in Italia. Nel 1854 il Cavour gli affidò l'escavazione di numerosi porti del regno, e nel 1858 la direzione dello stabilimento Ansaldo di Sampierdarena, che dall'O. fu avviato alla costruzione delle prime macchine marine, dei primi cannoni rigati e delle prime corazze. Negli stessi anni l'O. fondò una società di navigazione per il servizio Genova-Marsiglia, col piroscafo Salvatore, che servì a trasportare dalla Francia armi e munizioni per le spedizioni di Pisacane e di Rosolino Pilo. L'artiglieria adoperata da Garibaldi nell'impresa dei Mille fu preparata segretamente dall'O., a sue spese. Nel 1861 i fratelli O. indirizzano gli stabilimenti Ansaldo alla costruzione di navi; nel '66 si trasferiscono a Livorno, dove prendono in concessione dal governo l'arsenale già mediceo, per impiantarvi un cantiere navale. Lo sviluppo del cantiere livornese proseguì da tale epoca con ritmo crescente: vi furono costruite, tra l'altro, le cannoniere corazzate Faà di Bruno e Alfredo Cappellini, la corazzata Lepanto (1883), e sino ai più recenti velocissimi incrociatori: in tutto 132 navi di cui 40 mercantili e 92 da guerra, per un dislocamento complessivo di 321.000 tonn., nonché apparati motori per una potenza complessiva di 1.150.000 HP. Nel 1890 l'O. fu nominato senatore. Dal 1928 i cantieri Orlando fanno parte della Società Odero-Terni-Orlando, che riunisce i cantieri Odero di Genova, il cantiere del Muggiano (La Spezia), il cantiere Orlando di Livorno e lo stabilimento meccanico della Spezia (ex Vickers-Terni).
Il figlio di Luigi O., Giuseppe, nacque a Genova l'8 febbraio 1855 e morì a Roma il 27 gennaio 1926. Alla morte del padre, gli subentrò nella direzione del cantiere di Livorno; nel 1908, insieme con A. Odero, fondò la Vickers-Terni, di cui fu presidente dall'inizio. La fabbrica di artiglierie della Spezia ha costruito dal 1910 al 1934 oltre 6000 cannoni di tutti i calibri. Nel 1919 Giuseppe O. assicurò all'Italia i cantieri fiumani Danubius (oggi del Quarnaro), e nel 1924 promosse la rinascita del silurificio Whitehead di Fiume. Tecnico di fama, progettò nel 1905 gl'incrociatori corazzati Pisa e Amalfi, e l'Averof per la marina greca, nonché i relativi apparati motori di 22.000 cavalli.
Il figlio di lui, Luigi, nato a Livorno il 16 novembre 1886, ingegnere navale e meccanico, ha continuato le tradizioni paterne, ha progettato gl'incrociatori corazzati 25 de Mayo e Almirante Brown per l'Argentina (Livorno e Genova, 1928) e dirige attualmentc (1934) i cantieri Odero-Terni-Orlando, il silurificio Whitehead di Fiume e la Società Toscana di Navigazione. Nel 1934 fu nominato senatore.
Bibl.: L'Italico (P. Levi), L. O. e i suoi fratelli, Roma 1908.