NONO, Luigi
Pittore, nato a Fusina l'8 dicembre 1850, morto in Venezia il 17 ottobre 1918. Compiuti gli studî tecnici a Treviso, frequentò nell'Accademia di belle arti di Venezia la scuola di P.M. Molmenti, che lo educò all'obbiettività di un verismo acuto e preciso. Attratto dalla moda del quadro di genere, che, sull'esempio del Favretto, dominava la nuova pittura veneta, nel 1878 ottiene un vivo successo con la Morte del pulcino (Venezia, Galleria intern. di arte moderna), nel 1880 espone a Torino la Caccia al grillo, nel 1881 dipinge la Madre e nella Mostra romana del 1883 s'impone col Refugium peccatorum, un dramma vero e commovente, divenuto subito popolarissimo, alla cui fama si assoggettò tutta l'opera dell'artista, il quale rimase parecchi anni sotto la suggestione di quel tema, rimbalzata dal pubblico su lui. Egli lo riprese, infatti, fra altri dipinti, con l'Ave Maria del museo Revoltella, mutando la figura e il racconto, restringendone lo scenario, ma in sostanza ripetendosi. Solo più tardi il Funerale di un bambino, le Nozze d'argento e, soprattutto, i Recini de festa in cui la grandiosità del paesaggio col suo sfolgorante effetto di tramonto s'impone all'episodio di genere del primo piano, liberarono lentamente il pittore dalla tirannia del suo grande successo. Nei quadri del N. l'aneddoto, sproporzionatamente ingrandito oltre i limiti nei quali sapeva contenerlo il Favretto, non coglie con arguzia, come nelle tele del maestro, il lato gaio e umoristico della vita, ma assume un tono grave e sentimentale, un'impronta di soave malinconia.
Il fratello Urbano, scultore (Venezia, 5 gennaio 1849-Longarone, 5 novembre 1925), autodidatta, soltanto nel 1884 modellò la sua prima statua A rimbalzello, che nell'anno seguente fu premiata a Milano. Da quel momento la sua attività si esercitò nei campi più varî, dalla scultura di rievocazione storica a quella di soggetto sacro, dal gruppo di genere alla statua monumentale. Fra le sue opere ricordiamo il Turbine (Galleria nazionale di arte moderna di Roma); Filo a piombo (Galleria intern. di arte moderna di Venezia); Belisario; Gesù nell'oliveto. Sono suoi il monumento a Daniele Manin in Venezia e a Pietro Fortunato Calvi in Pieve di Cadore.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.