MUSSINI, Luigi
Pittore, nato a Berlino il 19 dicembre 1813, morto a Siena il 18 giugno 1888. Passato ancor fanciullo a Firenze, cominciò a studiare disegno col fratello Cesare; poi fu allievo all'Accademia del Benvenuti e del Bezzuoli; ma reagì al loro insegnamento, formandosi sullo studio dei pittori fiorentini del Quattrocento e dipingendo sul gusto di questi Samuele che unge Saul. Vinto nel 1840 il pensionato di Roma, eseguì la Musica sacra (R. galleria d'arte mod. di Firenze) d'un purismo che si distaccava tanto da quello tedeschizzante del pratese A. Marini quanto da quello raffaellesco di T. Minardi e seguaci. Tornato a Firenze nel 1844, vi aprì scuola con A. Stürler, scolaro dell'Ingres, e v'ebbe a discepoli anche S. Lega e M. Gordigiani. Nel 1848 partì volontario; e l'anno dopo, disgustato degli avvenimenti politici, si recò a Parigi ove fu amico dell'Ingres e del Flandrin, ebbe qualche buon successo, e per il governo francese dipinse i Parentali di Platone a Careggi (replica del 1862 alla Pinacoteca civica di Torino) e più tardi gli Orti medicei. Ma nel 1851 accettava la direzione dell'Accademia senese di belle arti, dove svolse geniale attività d'insegnanti propugnando e applicando, contro quello accademico, il libero insegnamento come nelle antiche botteghe. Intanto seguitava a dipingere in quel suo stile castigatissimo, con disegno corretto ma colore - fuori che in qualche bel ritratto - disteso in magre campiture; e tra l'altro eseguiva Eudoro e Cimodocea (R. Galleria d'arte mod. di Firenze), Educazione spartana (già al Museo del Lussemburgo), Il trionfo della verità (Acc. di Brera), l'autoritratto degli Uffizî, un S. Crescenzio nel duomo di Siena, dando per i musaici della facciata di questo i cartoni della Natività e dell'Incoronazione della Vergine. Fu anche scrittore erudito e garbato e polemista vivace. Deii suoi scritti basti ricordare: Scritti d'arte (Firenze 1880), Di palo in frasca (Siena 1888), e l'Epistolario artistico, raccolto da L. Anzoletti (Siena 1893).
Cesare, fratello maggiole di Luigi, nato a Berlino il 5 giugno 1804, morto a Barga il 24 maggio 1879, fu scolaro del Benvenuti e non seppe mai liberarsi dalla formazione accademica, anche se fu tra i primi a darsi alla pittura di soggetto romantico come nella Morte di Atala (R. Gall. d'arte moderna di Firenze). Un suo mediocre autoritratto è agli Uffizî; altre opere nelle pinacoteche di Parma e di Livorno.
Bibl.: In memoria di L. M. pittore, Siena 1888; L. Anzoletti, Vita di L. M. (nel citato Epistolario); M. Tinti, Silvestro Lega, Roma-Milano 1927, pp. 22-25. Cfr. inoltre Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931, p. 294 (con altra bibliografia).