MORETTI, Luigi
Storico ed epigrafista, nato a Roma il 27 settembre 1922, morto ivi l'8 agosto 1991. Allievo e assistente di G. De Sanctis, che influì in maniera determinante sulla sua formazione e sul suo metodo di lavoro, supplì il maestro nei suoi ultimi anni nell'insegnamento della Storia greca nell'università di Roma (1952-57) e, dopo la sua morte, fu incaricato per la medesima disciplina nella stessa università (1957-64). Professore ordinario di Storia antica dal 1964, dapprima a Palermo, poi a Bari (1966-71), passò alla cattedra di Epigrafia greca nell'università di Napoli (1971-73) e tenne infine, dal 1973, la cattedra di Epigrafia e antichità greche nell'università di Roma ''La Sapienza''. Socio ordinario della Pontificia Accademia di Archeologia e dell'Istituto Archeologico Germanico, M. si è affermato anche a livello internazionale e dal 1976 ha collaborato al Supplementum Epigraphicum Graecum, per il settore relativo all'Italia.
Collaboratore, fin dal 1950, dell'Istituto della Enciclopedia Italiana, è stato dapprima redattore per la storia antica e successivamente direttore del Nuovo Dizionario Treccani. Dal 1975 al 1982 ha fatto parte della direzione della Rivista di filologia e di istruzione classica, curandone il settore storico.
La sua vasta attività scientifica è ben sintetizzata dal titolo che egli stesso volle per la raccolta dei suoi scritti minori: Tra epigrafia e storia (1990, con ampia bibliografia degli scritti di M. fino al 1989). Essenzialmente storico, la sua indagine fu tuttavia condotta, di preferenza, su base epigrafica, che rispondeva meglio alla sua esigenza di concretezza. Uno dei suoi maggiori e originari interessi fu l'agonistica, di cui è stato uno dei maggiori conoscitori (Iscrizioni agonistiche greche, 1953; Olympionikai: i vincitori negli antichi agoni olimpici, in Mem. Acc. Lincei, 1957, con un nuovo suppl. al catalogo stesso, 1987).
Fra le sue opere più strettamente storiche va annoverato il volume Ricerche sulle leghe greche (1962) comprendente la rielaborazione di alcuni suoi primi studi sul Peloponneso arcaico, e, nella parte finale, un'originale messa a punto delle vicende della lega dei Lici, che testimonia gli interessi di M. da un lato per gli orizzonti geografici meno esplorati, dall'altro per la storia ellenistica, che ha costituito uno dei suoi campi d'indagine prediletti. Profondo conoscitore di questo settore, ha apportato fondamentali contributi alla lettura e all'interpretazione delle più importanti iscrizioni di contenuto storico attribuibili a questo periodo, molte delle quali sono confluite nei due volumi delle Iscrizioni storiche ellenistiche (1967, 1976), che si fanno particolarmente apprezzare per i lucidi, acuti ed essenziali commenti ai testi.
A M. si devono, infine, i quattro volumi delle Inscriptiones Graecae Urbis Romae (1968-90), corpus delle iscrizioni greche pagane urbane comprendente oltre 1700 testi, che aggiorna e sostituisce, per la parte relativa a Roma, la vecchia raccolta delle iscrizioni greche d'Italia (IG xiv), redatta da G. Kaibel alla fine del secolo scorso.