MAJNO, Luigi
Giurista, nato a Gallarate il 21 giugno 1852, morto a Milano il 9 gennaio 1915. Laureatosi in legge all'università di Pavia, esordì negli studî di diritto penale con una monografia (La tradizione romana nel diritto penale - Frammenti di giurisprudenza storica, dissertazione, 1876). Dal 1889 al 1894 insegnò diritto e procedura penale all'università di Pavia, succedendo nella cattedra al suo maestro A. Buccellati. Con la prolusione (Il nuovo codice penale e la scuola positiva, Milano 1890), e con varî altri scritti pubblicati sul Monitore dei tribunali (del quale fu condirettore per la parte penale), sull'Archivio di psichiatria, scienze penali ed antropologia criminale, e sulla Scuola positiva, dimostrò il suo orientamento verso le nuove correnti della dottrina penale. Avvocato insigne, scrisse l'ultima parte del vol. VII del Commento al codice dí procedura penale di C. Borsani e L. Casorati; ma la sua fama è soprattutto raccomandata al Commento al codice penale italiano (3ª ed., Torino 1911).
Dopo i moti del 1898 in Milano, fu deputato di Milano per la XXI legislatura, e militò nell'ala destra del partito socialista. Partecipò all'elaborazione del codice di procedura penale del 1913, come membro della commissione nominata con decreto 15 giugno 1902 dal ministro Cocco Ortu. Fu fervente interventista.
Bibl.: Cfr. E. A. Porro, L. M., in Monitore dei tribunali, 1915, pag. 41; A. Negri, Per L. M., discorso commemorativo, Varese 1916.