LONGO, Luigi (pseudonimi: Gallo; Italo)
Capo comunista, nato a Fubine Monferrato il 15 marzo 1900. Giovanissimo entrò nel Partito socialista, avvicinandosi al gruppo dell'"Ordine nuovo" di Gramsci. Dopo il congresso di Livorno e fino al 1928 fu tra i più attivi dirigenti del movimento giovanile comunista, rappresentando l'Italia nel Comitato esecutivo dell'Internazionale giovanile comunista. Svolse quindi intensa attività in Francia, in Svizzera dirigendo il lavoro clandestino per l'Italia. Nel 1933 membro della Commissione politica del Comintern. Nel 1935 organizzò il Congresso di Bruxelles contro l'aggressione all'Etiopia. Nel 1936, in Spagna, fu commissario politico della seconda Brigata internazionale, indi Ispettore generale delle brigate internazionali. Terminata la guerra di Spagna, ritornò in Francia, ove, nel 1939, fu arrestato dal governo Daladier, internato nel campo del Vernet e consegnato poi al governo italiano che lo confinò a Ventotene. Dopo l'8 settembre 1943 diresse i primi tentativi di resistenza popolare a Roma e poi nell'Italia del nord, dove, come membro del CLNAI, comandante generale delle formazioni garibaldine e vicecomandante del CVL, fu uno dei condottieri della guerra partigiana e dell'insurrezione del 25 aprile 1945. Dal 1946 vicesegretario generale del PCI. Deputato all'Assemblea costituente per il collegio unico nazionale, fu rieletto il 18 aprile 1948 alla Camera dei deputati. Ha scritto Un popolo alla macchia (Milano 1946), sul movimento di resistenza italiana 1943-45.