LODI, Luigi
Giornalista, nato a Crevalcore (Bologna) il 2 settembre 1857, morto a Roma il 22 febbraio 1933, noto anche con lo pseudonimo Il Saraceno. Si laureò in lettere e in giurisprudenza all'università di Bologna, dove fu allievo del Carducci, che lo aiutò e lo stimò. Ancora studente fondò a Bologna il Preludio, mentre collaborava al Don Chisciotte, 1881-83. Si trasferì poi a Roma, dove fondò la Domenica letteraria, fu redattore del Fracassa, della Tribuna, del nuovo Don Chisciotte, mentre confertile esuberanza giornalistica dava vita, via via, a diversi quotidiani e periodici: Il Torneo, La nuova Rassegna, Il Giorno, La Vita. Fu poi redattore del Giornale d'Italia, infine del Messaggero.
La cultura vivace, la prontezza di assimilazione ai più varî ambienti letterarî, lo stile agile e brillante, fecero del L. uno dei più intelligenti e irrequieti giornalisti italiani fra l'Ottocento e il Novecento. Più che nelle brevi monografie su Paolo Ferrari, Bologna 1878, su Lorenzo Stecchetti, ivi 1888, ritroveremo il versatile scrittore nelle pagine famose di Alla ricerca della verecondia (in collaborazione con E. Nencioni, E. Panzacchi e G. Chiarini, Roma 1884), o meglio nei sapidi ricordi giornalistici Da Pelloux a Mussolini, Firenze 1923, e in Giornalisti, Bari 1930, dove ritorna, rammodernata e più dimessa, l'eco delle carducciane prose di memoria e di polemica.
Bibl.: E. Ladenarda, Feticisti carduccini, Palermo 1912, pp. 26-35; F. Scarpelli, Documenti carducciani. Due lettere inedite su L. L., in L'Impero, 9 luglio 1927; D. Petrini, in Leonardo, 1928, p. 209.