LUIGI III d'Angiò, re titolare di Sicilia
Figlio di Luigi II (v.) e di Iolanda d'Aragona, nato il 25 settembre 1403, morto a Cosenza il 15 novembre 1434. Ottenne, per l'appoggio del partito angioino di Napoli, che papa Martino V lo proclamasse, nel 1419, erede della regina di Sicilia Giovanna II. Ma l'anno seguente, assoldati molti valenti capitani di ventura, tra i quali Muzio Attendolo Sforza, con il segreto appoggio del pontefice mosse dalla Provenza a conquistare, senz'altro, il reame, onde Giovanna II chiamò a difenderla, promettendogli la successione, Alfonso V re d'Aragona. Nel 1423, per la mutata politica della regina Giovanna nei riguardi del re d'Aragona, ella annullava i patti stesi con quest'ultimo e proclamava di nuovo Luigi III suo erede e successore, investendolo, come tale, del ducato di Calabria. Mentre, durante la sua assenza, i suoi dominî francesi erano governati dalla madre, egli combatteva con alterna vicenda, contro l'Aragonese. Ritornava saltuariamente in Francia, assisteva a una nuova adozione e a una nuova sconfessione di Alfonso d'Aragona da parte di Giovanna II (aprile-giugno 1433), sposava Margherita di Savoia, ma recatosi in Calabria per combattere il maggiore alleato di re Alfonso, G. del Balzo-Orsini, principe di Taranto, moriva.
M. Camera, Elucubrazioni storico-diplomatiche su Giovanna I regina di Napoli e Carlo III di Durazzo, Salerno 1889; N. Valois, La France et le grand Schisme d'Occident, Parigi 1896-1902; A. Cutolo, Sul mancato duello tra Luigi d'Angiò e Carlo III di Durazzo, in Atti Acc. pontaniana di Napoli, 1928; A. Cutolo, Maria d'Enghien, Napoli 1929.