LUIGI II di Wittelsbach, re di Baviera
Nato al castello di Nymphenburg il 25 agosto 1845, morto annegato il 13 giugno 1886 nel lago di Starnberg. L. succedette sul trono di Baviera al padre Massimiliano II il 10 marzo 1864, quando la rivalità fra l'Austria e la Prussia rendeva particolarmente difficile la situazione degli altri sovrani tedeschi. Nel conflitto acuito dalla vertenza per i ducati dell'Elba, L. seguì dapprima il partito austriaco, appoggiandolo in seno alla dieta federale e battendosi a fianco dell'Austria nel 1866. Ma le pretese francesi sul Palatinato, alle quali si contrapponevano le proposte improntate ad abile moderazione che il Bismarck fece al re L. dopo la vittoria e l'entusiasmo suscitato nell'animo del giovane sovrano dalle riforme musicali di Riccardo Wagner che rievocava le antiche leggende teutoniche - e di Wagner re Luigi fu poi il protettore e il mecenate - ebbero per effetto di risvegliare, in un uomo dal temperamento ipersensibile come L., la solidarietà germanica. Quest'elemento psicologico ebbe gran rilievo nelle mutazioni della politica bavarese. Il proposito del re L. di aderire alla confederazione della Germania del nord fu tuttavia ostacolato, non solo da una delicatissima situazione internazionale, come era quella sviluppatasi per gli allarmi destati nel governo francese dall'espansione prussiana, ma anche dalla reazione particolaristica del popolo bavarese. Affermatasi questa nelle elezioni del 1869, il re chiamò alla presidenza del ministero, in luogo del principe Clodoveo Hohenlohe, il conte de Bray. Quando perô nel 1870 scoppiò la guerra franco-prussiana, il re L., sfidando le resistenze dei deputati bavaresi, segnatamente cattolici, e della stampa, applicò la convenzione militare difensiva stipulata precedentemente con la Prussia. Così l'esercito bavarese contribuì efficacemente alla vittoria prussiana e L. stesso, ad istigazione di Bismarck, propose la ricostituzione dell'impero germanico sotto lo scettro degli Hohenzollern, riservando alla Baviera franchige nelle materie diplomatiche, postali e anche militari. Nei primi tempi dell'impero, il Kulturkampf agitò assai la Baviera e rese difficili i rapporti del re, amico di Ignazio Döllinger, con la maggioranza dei suoi sudditi fedeli alla comunione romana. Il re non rinunciava peraltro a una indipendenza di atteggiamenti di fronte alla Prussia; ma le stranezze del suo carattere, accentuatesi dopo la rottura del suo fidanzamento con la cugina Sofia (poi duchessa d'Alençon), sino a dar chiari segni di follia, condussero nel giugno 1886 alla deposizione del re. Il principe Luitpoldo, zio del re, fu dichiarato reggente, perché anche il fratello Ottone, a cui sarebbe spettato il trono, era pazzo e L., l'indomani del suo internamento nel castello di Berg, si annegò nel lago vicino insieme col medico Gradden.
Nel 1925 E. Grein pubblicò i frammenti Tagebuch Aufzeichnungen von Ludwig König von Bayern.
Bibl.: S. Röckl, Ludwig II. u. Richard Wagner, voll. 2, Monaco 1913 e 1920; G. J. Wolf, König Ludwig II. u. seine Welt, 2ª ed., Monaco 1926; J. Bainville, Louis II de Bavière, Parigi 1927.