CAMBRAY-DIGNY, Luigi Guglielmo conte di
Uomo politico, nato il 27 aprile 1820 a Firenze, morto ivi l'11 dicembre 1906. Si occupò fin da giovane di pubblica economia e di finanza. Nel 1849, fu tra i fautori della restaurazione granducale in Toscana; ma alla politica attiva preferì gli studi e la pratica agraria, fondando a S. Piero a Sieve un opificio per la costruzione di strumenti e macchine agricole. Nominato nel 1860 senatore nel Parlamento subalpino, fece parte della Commissione permanente di finanza; e nel 1867 assunse nel ministero Menabrea il portafoglio delle Finanze. Durante il biennio in cui rimase in carica, cercò con tutti i mezzi di restaurare e riordinare la finanza dello stato: creò la Regia cointeressata del monopolio dei tabacchi, fece leggi sulla riscossione delle imposte dirette, sulla contabilità e l'amministrazione dello stato, sulla tassa di macinazione dei cereali; istituì le Intendenze provinciali di finanza. Non più ministro, diede opera come senatore alla formazione del nuovo catasto fondiario. S'interessò particolarmente delle condizioni dell'agricoltura in Toscana e fu tra i primi conservatori che in Italia rivolsero la loro attenzione ai problemi sociali e ai rapporti tra capitale e lavoro.
Bibl.: G. Finali, Il conte L. G. C. D., in Nuova Antologia, 1° aprile 1908; id., in Carteggio politico di L.G. de C. D., Milano 1913, pp. xiii-xxiv.