GIUGLARIS, Luigi
Vissuto nella seconda metà del secolo XVII, appartenne alla Compagnia di Gesù e, datosi alla predicazione, fu il più goffo e strampalato campione del barocchismo nell'eloquenza sacra. Di lui abbiamo i Panegirici (Venezia 1667), il Teatro dell'eloquenza (Milano 1672), l'Avvento (Venezia 1672), il Quaresimale (Venezia 1692). Per l'istruzione di Carlo Emanuele II di Savoia, quando era sotto la tutela della madre reggente Cristina di Francia, scrisse La Scuola della verità aperta a' Principi (Bologna s. a.), trattato politico sul tipo dello Statista regnante di don Valeriano Castiglione (scritto per Carlo Emanuele I); nella quale operetta il Giuglaris usa uno stile grave, serio, conciso, del tutto diverso da quello delle prediche.
Bibl.: S. Vento, Le condizioni dell'Oratoria Sacra del Seicento, Milano 1916, pp. 116-122; B. Croce, Saggi sulla letteratura italiana del Seicento, Bari 1911, p. 176; id., Storia dell'età barocca, Bari 1929, pp. 238, 267.