GALLINO, Luigi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 12 dic. 1887 da Giulio, di professione orefice, e da Maddalena Chiaramello.
Il G. studiò privatamente organo e composizione con il cugino G. Cipolla, che dal 1892 era direttore dell'istituto musicale di Savigliano; dal 1909 intraprese anche lo studio del pianoforte, sempre privatamente, con C. Boerio a Torino, dove, nel 1911, si diplomò al liceo musicale. Nel 1913, vinse il concorso per il posto di insegnante e accompagnatore al pianoforte presso il medesimo istituto; qui insegnò pianoforte complementare, dal 1914 al 1916 e dal 1919 al 1922. Quando, nel 1924, per l'accresciuto numero di studenti, a Torino furono istituite nuove cattedre di pianoforte principale, una di queste fu assegnata al G. che la occupò fino al 1950 (dal 1936 il liceo era divenuto conservatorio). Il 3 luglio 1920, a Venezia, aveva sposato Norina Nono, vedova Fuga. Oltre a insegnare il G. svolse attività concertistica come solista, accompagnatore al pianoforte e direttore d'orchestra in Italia e all'estero, compiendo tournées in Francia, Germania e Svizzera.
Si esibì spesso come accompagnatore di violinisti quali G. De Vito, E. Giaccone, o violoncellisti, come B. Mazzacurati, e fece parte di complessi da camera italiani e stranieri. In particolare, nel 1920 era entrato nel doppio quintetto di Torino (violini, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, oboe, clarino, corno, fagotto, arpa, pianoforte), una particolare formazione fondata dal giovane violinista M. Vico, con il quale il G. aveva già collaborato in concerti a palazzo Chiablese e al castello di Agliè, ospite dei duchi di Genova, nella stagione 1919-20. Il nuovo complesso riscosse immediatamente un buon successo, sia per la bravura dei componenti sia per l'originalità della formazione, tale da poter disporre, per qualsiasi programma, di un quintetto d'archi e di un quintetto di fiati più arpa; seguirono inviti da parte di associazioni culturali, italiane ed estere (Cecoslovacchia, Germania e Stati Uniti) e consensi al primo congresso italiano di musica di Torino (ottobre 1921); tuttavia il G., all'inizio del 1922, lasciò il complesso. Negli anni successivi oltre a tenere numerosi concerti, sia in teatro sia per la casa reale, il G. si produsse, dal 1929 al 1932, come pianista e direttore artistico dell'orchestra EIAR (Ente italiano audizioni radiofoniche) di Torino. Quando avvenne la fusione delle orchestre RAI (Radio audizioni italiane, nuova denominazione dell'EIAR) di Torino e Milano, il G. fu costretto a scegliere tra la collaborazione con la RAI e il posto di docente in conservatorio, optando, infine, per quest'ultimo. Fu anche organista e maestro di cappella ed ebbe qualche successo come compositore ma, uomo schivo e poco amante della fama e della pubblicità, non ebbe cura di conservare i suoi lavori, scritti soprattutto con intenti didattici.
Morì a Torino il 1° nov. 1950.
Composizioni: 1 suite per orchestra; 1 cantata per coro e orchestra; 3 studi da concerto per pianoforte (Milano 1940); romanze; composizioni per canto e pianoforte in dialetto piemontese: Doe canson per cant e piano [parole di Carlotta Rocco], Turin 1953 (Colana musical dij Brandé, n. 29); Autre doe canson per cant e piano, ibid. 1975 (Colana musical dij Brandé, n. 46) che contiene: La tradìa del soldà, veja canson popolar; Primavera malinconica, d'Giovanin Bono. Curò, inoltre, revisioni e trascrizioni di musiche di G. Pugnani e G. Sgambati e di altra musica pianistica.
Fonti e Bibl.: Necr. in Corriere della sera, 3 nov. 1950; oltre alla testimonianza del fratello, maestro Cesare Gallino, notizie a Torino, Bibl. musicale Della Corte, Fondo A. Della Corte. Si veda anche: Musica d'oggi, annate 1923, 1925, 1926, 1928-31, 1940; G.G. di Sales, Quando Torino aveva il suo Doppio Quintetto, in Musicalbrandè, marzo-maggio 1969, nn. 41-42, pp. 8-10, 14 s.; A. Basso, Il conservatorio di musica G. Verdi di Torino, Torino 1971, pp. 137, 150, 152, 169, 173, 176, 329, 334, 369, 397; G. Berutto, Il Piemonte e la musica, 1800-1984, s.l. 1984, p. 102; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, p. 233; C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti, I, p. 589; Diz. della musica e dei musicisti (Ricordi), II, p. 269; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Appendice, p. 304.