GABET, Luigi
Nacque a Roma nel 1823, da una famiglia originaria di Chambéry. Intraprese studi tecnici sotto la guida di N. Cavalieri e C. Sereni; in seguito fu allievo di G. Azzurri all'Accademia romana di belle arti, dove apprese "l'arte architettonica" (Azzurri).
L'adesione al filone romano neorinascimentale è palese sin dalle sue prime opere, quali il casamento Petrocchi in via del Boschetto, nn. 3-6, restaurato e sopraelevato nel 1858 (Roma, Arch. Capitolino, Tit. 54, prot. 3879, a. 1860), e il palazzetto Lovatti in via Gregoriana, nn. 4-6, del 1859-1862 (ibid., prot. 12024, a. 1862). Tra il 1858 e il 1867 il G. diresse l'importante restauro della cupola della chiesa del Ss. Nome di Maria e nel 1858, su commissione del banchiere A. Chiaveri, eresse la cappella dell'Immacolata nella basilica dei Ss. Apostoli, dopo che fu demolita la struttura barocca di S. Cipriani.
Negli anni Sessanta partecipò attivamente al dibattito sulla realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Roma, a Termini. In qualità di ingegnere aggiunto delle Ferrovie pontificie, nel 1863 fu incaricato di redigere un progetto per la stazione comprensivo della sistemazione urbanistica della zona di S. Maria Maggiore (Arch. di Stato di Roma, Min. dell'Interno, b. 442); approvato in un primo momento, nel 1865 il piano fu accantonato (Pecoraro, p. 51). Nel 1864-65 il G. partecipò al concorso per la nuova sede della Cassa di risparmio di Roma in piazza Sciarra, riportando una segnalazione dalla giuria. Dopo il 20 sett. 1870 fu membro di diverse commissioni nominate per decidere l'assetto urbanistico di Roma.
Fece parte della commissione, presieduta da P. Camporese, che ebbe il compito di studiare "progetti di ampliazione ed abbellimenti della città"; nella relazione di massima, consegnata alla giunta di governo il 10 nov. 1870, si propose chiaramente l'espansione verso i colli Viminale ed Esquilino (Insolera, 1959, p. 74). Nello stesso anno il G. fece parte della sottocommissione del ministero della Pubblica Istruzione incaricata di redigere un elenco dei monumenti italiani di rilevante interesse storico-artistico; tale impegno continuò nel 1871, su incarico dell'Accademia di S. Luca (Pallottino). Di diversa natura fu la partecipazione alla commissione "per riconoscere lo stato dei luoghi di pena e delle carceri di Roma", istituita dal generale L. Masi il 21 sett. 1870 (Lodolini Tupputi, 1972). Il 9 luglio 1873, quando A. Viviani presentò al Consiglio comunale di Roma la sua proposta di piano regolatore, il G. venne chiamato (con F. Armellini, A. Cipolla, G. Montiroli ed E. Ruspoli) a far parte della "commissione dei cinque" incaricata di esaminare il piano e altri progetti, tra i quali quello di G. Mengoni (Insolera, 1959, p. 82).
Al G. si devono i piani per la sistemazione del convento di S. Silvestro in Capite a sede del ministero dei Lavori pubblici e per la riduzione del convento di S. Lorenzo in Panisperna a sede del laboratorio scientifico dell'Università di Roma, redatti nel 1871-72 (Guêze - Papa). Nel 1872 fornì i disegni per la nuova sede dell'Archivio centrale del Regno nei pressi del Colosseo; ma la proposta non ebbe seguito (Tosatti). Nell'ambito della riorganizzazione del sistema scolastico cittadino, nel 1870 si occupò della ristrutturazione interna del Collegio romano (Perodi): nelle aule del complesso gesuita fu istituito il primo liceo ginnasio della capitale, intitolato a E.Q. Visconti, frequentato dai figli del G., Augusto e Guido, avuti dalla moglie Eugenia Bennicelli (Gurreri, 1995).
Il 20 febbr. 1871 il G. ricevette l'incarico dal presidente del Senato V. Fardella di Torrearsa di realizzare l'aula di palazzo Madama, l'elemento principale dei lavori di adattamento dell'edificio a sede del Senato italiano e, indubbiamente, la sua opera più nota e riuscita. Disponendo dell'esiguo spazio del secondo cortile, verso via della Dogana Vecchia, il G. optò per una soluzione che penalizzò i percorsi interni, ricavati in angusti spazi di risulta, ma che permise la realizzazione di un tradizionale organismo a cavea, impreziosito dall'ordine gigante che inquadra le due balconate. Terminata nel maggio del 1871, l'aula presenta eleganti boiseries realizzate in mogano e giallo angelino, con capitelli, basi e balaustri dorati. Il soffitto ligneo fu ricoperto da un velario, dipinto a tempera con scene allegoriche dovute alla mano di pittori diversi.
Eletto consigliere comunale di Roma nel 1873, il G. venne riconfermato alle elezioni del 1878. Partecipò assiduamente alle adunanze della Commissione edilizia (Roma, Arch. Capitolino, Verbali della Commissioneedilizia, 1873-79, passim) e, nel giugno del 1874, fece parte di una commissione interna al Consiglio che ebbe il compito di pronunciarsi sul tracciato della via Nazionale.
Nell'opuscolo Sulla maggior convenienza dello sbocco della via Nazionale in piazza di Venezia sopra quello per piazza di Sciarra… (Roma s.d., ma 1874) presentò un piano dettagliato nel quale il prolungamento dell'arteria si sarebbe sviluppato alle spalle della villa Aldobrandini e della torre delle Milizie, comportando rilevanti demolizioni nell'area dei mercati di Traiano.
Sempre nel 1874, divenuto architetto capo dell'Ufficio tecnico della Provincia di Roma, il G. progettò e diresse i lavori di ampliamento di palazzo Bonelli Valentini, destinato agli uffici della prefettura e del Consiglio provinciale: venne edificata l'aula consiliare, in un nuovo corpo di fabbrica sulla via dei Fornari, che ricalca stilisticamente l'organismo seicentesco (Roma, Arch. Capitolino, Tit. 54, prot. 35751, a. 1874); fu rialzata l'ala in via di S. Eufemia, e venne completato il cortile (Racheli).
Nel gennaio del 1878 il G. partecipò al secondo concorso per il palazzo delle Esposizioni in via Nazionale, con un progetto recante il motto "Fortuna" (Pasquarelli). Dello stesso periodo è la proposta "della nuova passeggiata lungo la via Flaminia fino al Ponte Milvio, progetto che il Municipio ha avuto il torto gravissimo di non eseguire" (Azzurri).
Fu membro dell'Accademia di S. Luca dal 1866 e consigliere dal 1872 (Roma, Arch. stor. dell'Acc. naz. di S. Luca, vol. 126, nn. 116, 119); fece parte del Collegio degli ingegneri, architetti e agronomi e della Società degli amatori e cultori delle belle arti di Roma, di cui fu vicepresidente nel 1872. Risiedette in palazzo Muti Balestra ai Ss. Apostoli e in villa Lontana in via Cassia, nei pressi di ponte Milvio.
Il G. morì a Roma il 22 nov. 1879.
Fonti e Bibl.: Necr. di F. Azzurri, in La Libertà, 24 nov. 1879; Arch. di Stato di Roma, Commissariato generale Ferrovie pontificie, b. 5, f. 56; Roma, Arch. Capitolino, Gabinetto del sindaco, pos. 75, a. 1879; G.C. Linolte, La stazione delle strade ferrate in Roma, in Il Giornale dell'ingegnere, architetto e agronomo, 1867, pp. 321-331; Società amatori e cultori belle arti di Roma. Bilancio 1872, Roma 1872, pp. 10, 15; R. Bombelli, Brevi notizie storiche circal'Accademia romana di S. Luca, Roma 1873, p. 18; La Giovane Roma, I (1876), pp. 354-356; Atti del Consiglio comunale di Roma dell'anno 1879, II, Roma 1879, p. 254; G.A. Bonelli, Memorie storiche della basilica costantiniana dei Ss. XII Apostoli di Roma…, Roma 1879, p. 31; E. Arbib, Sommario degli Atti del Consiglio comunale di Roma dal 1870 al 1895, Roma 1895, all. A; D. Angeli, Le chiese di Roma, I, Roma 1904, p. 57; M. Piacentini - F. Guidi, Levicende edilizie di Roma dal 1870 ad oggi, Roma 1952, pp. 11, 16, 20, 37; I. Insolera, Storia del primo piano regolatore di Roma: 1870-1874, in Urbanistica XXVIII-XXIX (1959), 27, pp. 74-90; U. Barberini, Il palazzo della Cassa di risparmio, in Via del Corso, Roma 1961, p. 217; A. Martini - M.L. Casanova, Ss. Nome di Maria, Roma 1962, p. 36; R. Guêze - A. Papa, Gli archivi del IV corpo d'esercito e di Roma capitale, Roma 1970, passim; C. Lodolini Tupputi, Gli archivi delle giunte provvisorie di governo…, Roma 1972, p. 26; W. Buchowiecki, Handbuch der Kirchen Roms, III, Wien 1974, pp. 469, 475; G. Spagnesi, Edilizia romana nella seconda metà del XIX secolo (1848-1905), Roma 1974, passim; Id., L'architettura a Roma al tempo di Pio IX…, Roma 1976, pp. 207 s., 341 s.; L'architettura a Roma al tempo di Pio IX (catal.), Roma 1978, pp. 18, 50; E. Perodi, Roma italiana 1870-1895, Roma 1980, p. 71; G. Angeleri - U. Mariotti Bianchi, Termini dalle botteghe di Farfa al dinosauro, Roma 1984, p. 124; Palazzo Madama, Roma 1984, pp. 102 ss.; E. Pallottino, Tutela e restauro delle fabbriche…, in Roma capitale 1870-1911… (catal., Roma), Venezia 1984, pp. 90, 99; S. Pasquarelli, Via Nazionale. Le vicende urbanistiche…, ibid., p. 322; Palazzo Valentini, a cura di G. Farina, Roma 1985, passim; G. Tosatti, L'Archivio centrale dello Stato e la sua sede nel quadro di Roma capitale, in Roma capitale 1870-1911. I ministeri di Roma capitale (catal., Roma), Venezia 1985, pp. 158-163; L. Gallo, Gli architetti attivi in Roma nella seconda metà del secolo XIX…, in Architettura. Storia e documenti, 1986, n. 2, p. 108; Esquilino. Storia, trasformazione, progetto, a cura di F. Pecoraro, Roma 1986, pp. 40-52; I.L. Gatti, La basilica dei Ss. XII Apostoli, Roma 1988, p. 18; F. Gurreri, Roma moderna: sviluppo ed espansione urbana nell'ultimo ventennio dell'amministrazione pontificia (1851-1870), in Storia urbana, 1989, n. 47, pp. 89-127 passim; F. Quinterio, L.G. e l'aula del Senato, in L'aula di palazzo Madama, Roma 1992, pp. 111-148 (con appendice documentaria); F. Gurreri, Il "Visconti": un liceo romano in età liberale (1870-1911), in Roma moderna e contemporanea, III (1995), p. 731; A.M. Racheli, Restauro a Roma 1870-1990, Venezia 1995, pp. 43, 215 s., 236.