Poeta e scrittore italiano (Bari 1890 - Firenze 1963). Insegnante di lettere, per lunghi anni, a Firenze. Dopo una giovanile esperienza nelle file dell'avanguardia poetica (fu collaboratore di Lacerba), fece parte del gruppo fiorentino del Frontespizio. La sua poesia, rispondendo sempre più a un'ispirazione religiosa, si venne accostando al gusto, e ai modi, dell'ermetismo (Poesie d'amore, 1937; Notturni, 1941; Le poesie, 1952; Celeste affanno, 1956; Il mio giorno s'illumina, 1957; Il più della vita, 1961; Il frutto del tempo, 1962).