DE CAESARIS, Luigi
Nacque intorno al 1750 a Roma, dove abbracciò la carriera ecclesiastica.
La propensione per l'astronomia e le scienze fisico-matematiche gli procurò la stima di G. B. Audiffredi, che lo chiamò nel 1778 alla Specola Caetani, fondata un anno prima di Francesco Caetani, duca di Sermoneta; in tale data il D. era abate e custode della Biblioteca Alessandrina. In quell'anno fu inviato dal Caetani a perfezionare gli studi astronomici presso G. Slop, professore di astronomia all'Accademia di Pisa.
Nel gennaio del 1780 rientrò a Roma per sostituire l'anziano Audiffredi alla direzione della Specola. Appena assunta tale carica, iniziò una serie di osservazioni astronomiche e il rilievo sistematico dei dati meteorologici.
Sotto l'impulso del D. l'osservatorio divenne ben presto uno dei centri della cultura scientifica romana. Esso venne corredato di nuovi strumenti di astronomia, di fisica e di pendoli a correzione; mancando nella citta altra istituzione simile, costituì un punto di incontro per gli studiosi italiani e stranieri di passaggio per Roma, i quali venivano invitati a prendere parte alle osservazioni astronomiche e ai dibattiti scientifici, spesso presieduti da Francesco Caetani.
Subito dopo la scoperta del pianeta Urano, compiuta da W.. Herschel il 13 marzo 1781, il D. eseguì osservazioni e calcoli sulla sua orbita. Nel 1782 pubblicò in Roma Annunzio del passaggio di Mercurio sotto il Sole del di 12 novembre 1782 calcolato per il meridiano di Roma ed Elementi e risultati del calcolo dell'eclisse lunare del dì 18 marzo 1783 ridotto al meridiano di Roma; nello stesso anno venne eletto socio dell'Accademia Etrusca di Cortona. L'anno successivo pubblicò un Giornale astrometeorologico per l'anno 1784 sull'esempio di quello pubblicato a Venezia da G. Toaldo.
I risultati delle osservazioni astronomiche e degli esperimenti di fisica eseguiti alla Specola in quegli anni vennero riportati nella Antologia romana: Lettera del sig. ab. de Caesaris al r, p. M. A. P. D. B. C. sull'ecclisse solare de' 17 ottobre dello scaduto anno 1781, VIII (1781-82), pp. 161-64; Osservazioni del nuovo pianeta di Herschel fatte nella Specola Caetani dal sig. ab. Luigi de Caesaris, IX (1782-83)., pp. 25 ss.; Osservazioni dell'ecclisse lunare del dì 18 marzo 1783 fatte nella medesima specola dal medesimo, IX (1782-83), pp. 334-48.
Tra l'11 e il 21 dic. 1783 il D. fece innalzare a Roma i primi globi aerostatici. L'entusiasmo suscitato da questi esperimenti richiamò una tale moltitudine di curiosi attorno al palazzo Caetani da mettere in pericolo l'incolumità delle personalità convenute per l'avvenimento. Il D. stesso descrisse gli esperimenti nell'Antologia romana: Descrizione delle prime esperienze de' globi aerostatici ripieni d'aria infiammabile, eseguite in Roma dal sig. Abate Luigì de Caesaris, X (1783-84), pp. 209-14.
Dopo soli tre anni, la proficua attività del D. venne bruscamente interrotta da una morte improvvisa - era allora poco piú che trentenne - avvenuta nei primi mesi del 1784 mentre era intento alla stesura delle Effemeridi romane, che furono comunque stampate nello stesso anno, per il 1785, a cura del successore Eusebio da Veiga.
Fonti e Bibl.: Diario ordin. (Cracas), n. 936, Roma 1783, pp. 11 ss.; n. 938, ibid., pp. 17 ss.; F. M. Renazzi, Storia dell'univ. deglistudi di Roma, Roma 1806, IV, p. 301; M. Baratta, La Specola astronomica e meteorologica Caetani, in La Vita italiana, XXIV (1897), pp. 915-24; P. Emmanuelli, Le prime ascensioni aerostatiche in Roma, in Strenna dei Romanisti, XVII (1956), p. 286; G. Monaco, La Specola Caetani, in Studi romani, XXXI (1983), pp. 13-33-.