CERRETTI, Luigi
Lirico, nato a Modena il 1 novembre 1738, morto a Pavia il 5 marzo 1808. Scolaro dei gesuiti, tradì ben presto l'indole ribelle, incline alla satira e alla vita libera, onde fu chiuso in una casa di correzione (1700). Cancelliere e segretario della rinnovata università nel 1772, fu poi professore di storia romana, infine di eloquenza (1778); ebbe il genio del declamare di cui peraltro non v'è traccia negli schemi delle sue lezioni (Instituzioni d'eloquenza, Milano 1811, voll. 2, rist. nel 1822). Durante la Cisalpina fu repubblicano ardentissimo. Fu ambasciatore presso il duca di Parma, di qui, durante l'invasione austro-russa del 1800, emigrò in Francia. Tornato nel 1804, riassunse l'insegnamento nell'università di Pavia, di cui fu reggente sino alla morte.
I suoi versi raccolti a sua insaputa (1791 segg.), provengono dai delicati Amori melici del Salvioli (1758), alzati alquanto di tono con innesti classici alla Agostino Paradisi e alla Parini. I versi di più alto soggetto tengono del Parini e del Fantoni; persino le satire ricordano certi "scherzi" frugoniani. Fu ritenuto per un secolo, fra i migliori lirici italiani del Settecento.
Ediz.: Parma (Bodoni), I801, Pavia 1808 (rist. 1810), Pisa 1813, a cura del Rosini. Scelte importanti: Prose e poesie scelte del cav. L. C. a cura dell'abate Pedroni, Milano 1812, voll. 2 (con ampia introduzione biografico-critica); G. Carducci, Lirici del sec. XVIII, Firenze 1871; Donati, Poeti minori del Settecento, Bari 1912.
Bibl.: C. Cagnoli, Notizie biografiche e letterarie dello Stato Estense, Reggio 1835; Ambrosoli, in Diz. biog. del De Tipaldo, s. v.; Carducci, Opere, I, pp. 116-140; F. Solerio, studio critico su L. C., Firenze 1902.