CAPRANICA, Luigi
Romanziere, nato a Roma nel 1821. Espulso dallo stato pontificio alla caduta della repubblica romana per la Quale aveva combattuto, finì con lo stabilirsi a Milano. Morì nel 1891. Operante nel periodo in cui la tradizione del romanzo storico alla Scott e alla Manzoni riceveva nuovo fittizio vigore dai romanzi avventurosi alla Dumas, il C. nei suoi molti romanzi (ma scrisse anche tragedie, versi, e persino un poema in ottava rima) volle educare gl'Italiani al patriottismo, nello stesso tempo divertendoli con complicati intrecci e rievocazioni storiche colorite ma ingenue.
Dei suoi romanzi, più volte ristampati e tradotti, ricordiamo: Giovanni delle Bande Nere (Venezia 1857) e, tutti stampati a Milano: La congiura di Brescia (1862); Fra Paolo Sarpi (1863); Donna Olimpia Panfili (1868); I moderni farisei (1871); La contessa di Melzo (1872); Papa Sisto (1877); Re Manfredi (1884); Le donne di Nerone (1890).