CAMOLETTI, Luigi
Scrittore, nato a Novara nel 1804 e ivi morto nel 1880. Trasferitosi nel 1830 a Milano, si dedicò al teatro, provandosi in tutti i generi. I suoi drammi lagrimosi e romanzeschi, rappresentati dal Modena, dalla Ristori e dalla Cazzola, cioè dalle primarie compagnie del tempo, risentono della feconda produzione teatrale che allora dominava in Francia e di la diffondeva, anche oltre i confini, il gusto ai lavori a forti tinte.
Ebbe grande successo la sua Suor Teresa o Elisabetta Soarez (1848) la cui protagonista fu stupendamente impersonata dalla Ristori: alla misera badessa che dopo una serie di vicende finisce col riconoscere la propria figliuola in una fanciulla costretta a prendere il velo, e che muore appena è riuscita a salvarla e a sposarla col giovane amato, la Ristori seppe dare accenti di vera e profonda commozione. La favola era particolarmente adatta ad appassionare il pubblico del tempo perché la questione dei conventi era d'attualità. Suor Teresa, pubblicata nel 1851, ebbe l'onore di altre ristampe, e si rappresenta ancor oggi nei teatri popolari.
Degli altri suoi drammi, che al suo tempo ebbero grande successo, Le monache ospitaliere (1860), Un voto, e Il disprezzo uccide, si ricordano appena i titoli. Il C. scrisse, e fece rappresentare, pure con indiscusso successo, alcune brillanti commedie: Il Celibe, I due ritratti, I dilettanti filodrammatici alla prova di un dramma, che furono più tardi raccolte in volume.
Il C. ebbe, oltre il teatro, la passione del giornalismo: diresse per vent'anni L'Iride, giornale letterario piemontese, e fondò e diresse il Birichino che ebbe per caricaturista Casimiro Teja. Scrisse di tutto: storia, arte, letteratura, e fu in corrispondenza con i maggiori artisti drammatici del suo tempo. Geniale ma superficiale, troppo fece per eccellere in qualche cosa: ché fu anche pittore scenografo, sarto di teatro e si occupò di modisteriia, di ricamo, di plastica in cartapesta, e di pirotecnica. Nella sua stravagante volubilità manifestò scarso ingegno.
Bibl.: C. Catanzaro, Cari Estinti, Firenze 1890, p. 91 segg.; G. B. Finazzi, Notizie biografiche ecc., Novara 1890, pp. 29-30.