BRESCIANI, Luigi
Pioniere dell'aeronautica, nato a Verona il 13 marzo 1888. Entrò nel Genio navale nel 1910; destinato nel 1913 all'Arsenale di Venezia, reparto aviazione, si dedicò a ricerche e progetti svariati; la sua perizia nel pilotaggio gli permise di portare nei suoi lavori scientifici i risultati d'osservazioni pratiche e di arrecare agli apparecchi perfezionamenti effettivi. Un suo studio affrontò genialmente, nel 1914, problemi risolti solo assai dopo nelle marine da guerra: notevole quello delle navi-appoggio idrovolanti e del lancio meccanico di questi. Avuto poi l'incarico di trasformare in idrovolante a scafo centrale il trimotore Caproni, fu portato alla concezione del ben noto apparecchio "Bresciani" che per mole, potenza motrice ed armamento si staccò di molto dai più grossi idrovolanti di quel tempo (1915). All'entrata in guerra dell'Italia il B., valoroso aviatore oltre che tecnico geniale, prese parte a numerose e pericolose imprese nell'alto Adriatico, dirigendo in pari tempo la trasformazione degli "Albatros", nei quali sostituì il motore, migliorandone fortemente le qualità di volo. Ebbe grande parte nella trasformazione dell'isola di Sant'Andrea in un formidabile centro di attività quando, trasferitevi le squadriglie (giugno 1915), ne diresse le officine e i servizî tecnici, progettando e collaudando il nuovo materiale di volo.
Il 3 aprile 1916, uscito con un ingegnere e due motoristi per una prova del suo grosso idro, cadde poco dopo l'inizio del volo, perdendo la vita con i suoi compagni.